di Simonetta Bernardini
Il Corriere della Sera di mercoledì 28 novembre dedica un articolo a firma Margherita De Bac dal titolo: "L'Omeopatia è un placebo: effetti collaterali inattesi. Nuova ricerca di Lancet. I farmacologi: basta aiuti".La SIOMI desidera precisare che non vi è nessuna nuova ricerca sfavorevole all'omeopatia. I dati cui si fa riferimento si riferiscono ad una pubblicazione del 2005 che peraltro fu ampiamente contestata in tutta Europa per evidenti errori di metodo. Gli articoli apparsi di recente su The Lancet rappresentano opinioni personali, poco informate e preconcette degli Autori. La SIOMI si interroga sul perché, a fronte di tanto risalto mediatico ad alcune opinioni che discreditano l'omeopatia, non altrettanto spazio venga riservato per diffondere le molteplici opinioni a favore sia dei medici che dei molti milioni di pazienti dell'omeopatia espresse dalla loro Associazione nazionale (APO-Italia ). In merito alla affermazioni riguardanti la presunta inefficacia della medicina omeopatica la SIOMI desidera precisare quanto segue.
E' in progressivo aumento la letteratura scientifica (facilmente reperibile sul sito SIOMI) che riconosce l'efficacia delle terapie omeopatiche anche nelle malattie croniche e nelle malattie gravi.
Sono sempre di più le riviste scientifiche che ospitano lavori di ricerca sull'omeopatia. Tale letteratura è anche reperibile in Italia, dal settembre 2006, sulla Rivista a carattere scientifico online "Omeopatia33" curata dalla SIOMI e inviata a molte migliaia di medici e farmacisti.
L'utilizzo delle medicine complementari e tradizionali è tutelato anche dalla OMS.
L'Istituto Nazionale per la Salute americano (NHI) ha aperto un settore dedicato alle medicine complementari (NCCAM) e finanzia la ricerca scientifica in queste discipline mediche.
Il mondo universitario internazionale si apre all'Omeopatia. Ne è prova, un caso tra tanti, il " Consortium of Academic Health Centers for Integrative medicine" che riunisce 36 Università americane.
I recenti dati ISTAT, che riferirebbero di un calo di richiesta di medicine complementari in Italia (dati riferiti all'anno 2005) non sono coerenti con i dati della indagine DOXA (ottobre 2004) che riferiscono, per contro, un aumento della popolazione italiana in cura con l'Omeopatia pari al 23,1% della popolazione. Non solo: i dati ISTAT 2007 dimostrano chiaramente che non vi è stata nessuna flessione di richiesta di terapia omeopatica nei bambini, evidenziando dunque come il calo sia verosimilmente da attribuire ad un problema economico dei cittadini che devono pagare di tasca propria le cure del medico e le medicine ed esso non sia, per certo, da imputarsi ad una diminuizione di preferenza. D'altra parte è la stessa indagine ISTAT ad ammettere che i cittadini in cura con l'omeopatia si dichiarano soddisfatti in una percentuale eccezionale, superiore al 70%. La medicina convenzionale può vantare altrettanto gradimento?
la Regione Toscana ha di recente emanato una Legge (9/07) che riconosce come medicina ufficiale l'omeopatia, l' agopuntura e la fitoterapia. Sempre in Toscana, un'ampia percentuale (58%) dei medici di medicina generale e dei pediatri di Famiglia non solo consigliano l'omeopatia ai loro assistiti ma ne fanno un uso personale, in qualità di pazienti, superiore a quello della popolazione generale toscana. (Osservatorio epidemiologico dell'Agenzia Regionale di Sanità, anno 2003).
Sempre in Toscana l'Università di Firenze sta svolgendo, con la consulenza della SIOMI, ricerche tese a verificare il meccanismo d'azione del medicinale omeopatico grazie anche ad un finanziamento pubblico della Regione.
I medici classici che scelgono di avvalersi anche dell'omeopatia per la cura dei loro pazienti sono centinaia di migliaia nel mondo e i cittadini che utilizzano questa medicina sono almeno 300 milioni. Questi dati dimostrano chiaramente sia che la medicina omeopatica è efficace sia che la medicina classica da sola non è sufficiente.
I meriti della medicina convenzionale sono innegabili. Tuttavia oggi sono in progressivo aumento le malattie croniche nei confronti delle quali la terapia farmacologica convenzionale è poco efficace in termini di guarigione e gravata di effetti collaterali spesso insostenibili. In molte malattie croniche (allergie, asma, dermatiti, cefalee, malattie reumatiche, infezioni ricorrenti dei bambini) l'omeopatia rappresenta un valido strumento di cura capace di diminuire il consumo di farmaci, migliorare la qualità della vita degli ammalati e promuovere la guarigione.
Le iniziative finalizzate al discredito dell'omeopatia, portate avanti a più riprese con contenuti inesatti e manipolatori non avranno alcuna influenza sulle scelte dei cittadini che hanno sperimentato sulla loro pelle l'efficacia dell'omeopatia e nemmeno sull'opinione delle migliaia di medici che hanno scelto di avvalersi di questa medicina perché ne verificano quotidianamente l'utilità terapeutica.
Fonte: SIOMI , Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata
Giovedì, 29 novembre 2007
oste come è il vino? buono.
RispondiEliminaragazzi fino a che non mi dimostrate
come (e non se) funziona l'omeopatia
resterà sempre una pratica truffaldina.