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domenica 16 dicembre 2007

Riflessioni minimaliste, quasi natalizie

SOCIETA'


RIFLESSIONI MINIMALISTE, QUASI NATALIZIE

In tanti  avvertiamo crescere in noi un desiderio interiore di calore umano, di  solidarietà morale e di comunicazione interpersonale, un  bisogno di umanità e di comunità esistenziale  per  chi non frequenta ambienti e forme di socialità che non siano la chiesa, i  bar, i pub e altri locali pubblici, le palestre e gli stadi di  calcio, i partiti politici, i centri estetici e quelli commerciali, i  salotti mondani, eccetera. 

E' un richiamo  esplicito e diretto, ma profondo, a quei valori umani e sociali che si  sono persi e sgretolati, direi alienati nel senso  etimologico del termine, vale a dire resi alieni, ossia estraniati dalla nostra  condizione umana e sociale, e che purtroppo sono difficili da recuperare, presi  come siamo da un perverso e micidiale ingranaggio di fabbricazione e  consumo che ci attanaglia e ci stritola, impedendoci di pensare, di progettare  una felicità comune, di godere e vivere pigramente, lentamente, oziosamente, le  gioie e i piaceri concessi dalla vita.


Occorre  fermarsi, (ri)prendersi una lunga e distesa pausa di  riflessione esistenziale e politica, per riscoprire la propria  umanità, per riappropriarsi degli spazi di autentica  vivibilità e di convivenza sociale. La democrazia e la libertà sono diritti  nulli ed insignificanti, se non vengono tradotti in  partecipazione diretta e corale, se non sono applicati nell'esercizio concreto,  nella prassi politica quotidiana, nel vissuto particolare delle nostre piccole  comunità locali. Laddove è ancora possibile un'esistenza a  misura d'uomo, una condivisione comune, e laddove è non solo  possibile, ma altresì necessario, costruire e realizzare un processo collettivo  di autentica democrazia diretta e partecipativa.

 

 Lucio Garofalo <garofaloluc@tiscali.it>


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