Pagine

sabato 5 gennaio 2008

RIFIUTI IN CAMPANIA: colpevoli e ragioni del disastro


Questo è il mio pensiero, alla luce di quanto ho approfondito sulla vicenda. Perchè non reggo più a vedere l'immagine di una stupenda città qual'è Napoli (e della Campania tutta) deturpata dai rifiuti (ma non solo) e distorta su tutti i telegiornali.
Sempre che interessi, ma consiglio di leggere se ancora ci si chiede come sia accaduto tutto questo. Altrimenti cestinare e perdonare il disturbo.

Chi di voi sa che la Regione Campania ha due sedi di rappresentanza a New York e a Bruxelles?
Sedi prestigiose. Quella di New York nel cuore di Manhattan in una prestigiosa palazzina liberty. Quella di Bruxelles, a pochi passi dalla sede delle Istituzioni Comunitarie nel cuore dell'Europa politica.
Sedi costose, e sulle quali è viva l'attenzione della Guardia di Finanza per presunti sprechi di danaro.
Domanda: un Ente Regionale, per quanto prestigioso esso sia, si può consentire sedi costose sparse nel mondo mentre il suo territorio è cosparso di rifiuti.
Quella che chiamano "emergenza rifiuti" parte nel 1994 (all'epoca di quel falso Rinascimento Napoletano) e ad oggi non solo non è risolta ma è addirittura esplosa. 14 anni fa accadde che le aree di sversamento si saturarono e il Governo Italiano prese atto dell'emergenza ambientale che si era venuta a creare. Da allora si sono chiuse quelle aree, gli impianti che avrebbero dovuto produrre il CDR (combustibile da rifiuto) hanno prodotto invece solo ecoballe che tutto sono tranne che "eco" e non possono per questo essere bruciate; giacciono quindi stoccate in aree apposite prive di ogni necessaria misura di sicurezza per l'ambiente.
I sette impianti di produzione CDR che avrebbero dovuto produrre ecoballe e che invece hanno prodotto tonnellate di bombe inquinanti erano gestite dal Gruppo Impregilo, una multinazionale affidataria dell'appalto dello smaltimento dei rifiuti in Campania operante nel settore delle costruzioni e dell'ingegneria i cui principali azionisti sono gruppi bancari e gruppi assicurativi (gli sciacalli del nuovo millennio). Negli ultimi 50 anni, la Società ha contribuito alla realizzazione di alcune delle più importanti mega-infrastrutture nel mondo, spesso e volentieri in Paesi occupati dalle potenze imperialiste o sottoposti a dittatura militare di governi "fantoccio".
Il colosso Impregilo ha da tempo rapporti privilegiati con Antonio Bassolino e col "centro-sinistra" in Campania, cosa che gli ha consentito di ottenere numerosi appalti e grossissimi introiti ( http://www.pmli.it/milleaffariitaliamondogruppoimpregilo.htm).
Il 31 Luglio scorso la Procura della Repubblica di Napoli ha richiesto il rinvio a giudizio di 28 indagati nell'inchiesta avviata a margine della crisi rifiuti in Campania. I reati ipotizzati sono: truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato e frode in pubbliche forniture. Destinatari della misura cautelare sono, tra gli altri, Antonio Bassolino, Piergiorgio e Paolo Romiti (vertici della Impregilo, figli di Cesare).
L'indagine della Procura ha portato a conoscenza di alcuni articoli del contratto stipulato tra le società del Gruppo Impregilo e il Commissariato per l'emergenza-rifiuti che, insieme ad alcune ordinanze commissariali, hanno consentito l'inappropriato trattamento dei rifiuti svolto negli impianti di CDR e poi peggiorata e prorogata ad oltranza l'emergenza e la necessità di nuove discariche).
Dinanzi ai Giudici, il Governatore Bassolino ha motivato la ragione dei suddetti articoli con la tesi <<ho firmato senza leggere>>.

I magistrati, riferendosi alle società del gruppo Impregilo, dichiarano che <<il comportamento delle societá non appariva lineare, in quanto pur essendo consapevoli fin dall'inizio che lo smaltimento dei rifiuti non avrebbe potuto funzionare, hanno fatto di tutto per dissimulare tale situazione>>. Un comportamento che, secondo gli inquirenti <<è stato possibile grazie alla complicitá e la connivenza di chi aveva l'obbligo di controllare ed intervenire e non l'ha fatto per troppo tempo>>. Inoltre la magistratura ritiene che l'Impregilo abbia modificato ad arte le ecoballe analizzate per valutarne la capacità di bruciare, onde ottenere finanziamenti bancari; indaga su incendi dolosi di rifiuti avvenuti ripetutamente negli impianti di CDR e sospetta che sia stato dichiarato in molte occasioni un falso sovraccarico degli impianti per interrompere la ricezione dei rifiuti: da intercettazioni telefoniche risulterebbero emergenze create ad arte, per richiedere l'autorizzazione all'utilizzo di siti di stoccaggio (di proprietà privata e quindi gestite dalla criminalità organizzata) da parte del Commissario Catenacci.

Le cause principali alla base dell'emergenza rifiuti sono individuabili nei seguenti punti:
  1. ritardi di pianificazione e di preparazione di discarica idonee, avvenute solo dal 2003
  2. inappropriato trattamento dei rifiuti nei sette impianti di produzione di CDR, gestiti e posseduti da società del Gruppo Impregilo
  3. ritardi nella pianificazione e nella costruzione di inceneritori, dovuti a prescrizioni della magistratura sui progetti in essere e finalizzate ad una maggiore tutela dell'ambiente, ostruzioni ai piani della Regione da parte della popolazioni di alcuni territori e anche da parte della camorra.
  4. ritardi nella pianificazione e nella costruzione di impianti di compostaggio della frazione organica dei rifiuti proveniente da raccolta differenziata.
  5. livelli di raccolta differenziata molto bassi.

Dal 1994 si sono susseguiti 8 Commissari Straordinari senza che alcuni di essi abbia saputo, voluto o potuto ottenere risultati sensibili.

Dal 1998 la Regione Campania ha speso più di 20.000.000 di euro, considerabili a tutti gli effetti dilapidati.

I rifiuti ormai vengono bruciati incoscientemente con conseguente immissione nell'aria che respiriamo e nella terra che coltiviamo della pericolosissima e dannosissima diossina, ovvero la sostanza chimica CANGEROGENA col più alto contenuto tossico. I frutti della nostra terra e i prodotti tipici della nostra cucina universalmente riconosciuta sono compromessi. Basti pensare alla mozzarella, ai pomodori, ai friarielli, etc.

Nel 2004 la Protezione Civile ha commissionato uno studio scientifico sulle conseguenze sanitarie della mancata gestione dei rifiuti in Campania ad un team di specialisti che ha fornito alla fine i seguenti dati:

  • +9% l'aumento della mortalità maschile
  • +12% l'aumento della mortalità femminile
  • +84% l'aumento dei tumori al polmone e al fegato, linfomi e sarcomi, malformazioni congenite
Il Presidente della Stampa Estera, grazie all'Assise della città di Napoli, ha organizzato un tour informativo lungo i luoghi dell'emergenza in Campania ( http://it.youtube.com/watch?v=CPbDwrWh49g) per far in modo che l'informazione fosse approfondita il più possibile. Ebbene, sapete che i giornalisti di alcuni videogiornali campani invitati hanno declinato l'invito perchè il tour si svolgeva nel giorno del 60mo compleanno di Antonio Bassolino e tutti gli operatori erano occupati?

Intanto la Commissione Europea vigila sulla situazione e già a Luglio aveva avviato una procedura d'infrazione contro l'Italia per la crisi-rifiuti in Campania. E' notizia di questi giorni che il Commissario europeo all'ambiente Stavros Dimas è rimasto scioccato dalle immagini dei cumuli di rifiuti in Campania ed ha inviato una lettera di messa in mora all'Italia nella quale si chiede al Governo quali provvedimenti siano stati presi per salvaguardare la salute e l'ambiente campani. L'Italia avrà un mese di tempo per dare risposte concrete, risposte che non ci sono perchè il Governo nulla ha fatto e nulla farà se non andare incontro alle sanzioni della Corte di Giustizia europea che prevedono il taglio ai fondi dell'Unione. Siamo ormai al degrado macroscopico tale da suscitare meraviglia ai quattro angoli del pianeta.


Quella che al tempo di Roma imperiale veniva definita "Campania felix" ha oggi ben poco di felice. Quella che i Borboni resero un Regno florido e prosperoso, il primo in Italia e il terzo in Europa, pieno di primati ( http://it.wikipedia.org/wiki/Primati_del_Regno_delle_Due_Sicilie) è oggi terra di lucro per cattivi governanti scaldapoltrone. La nostra storia è stata infangata, la nostra dignità umiliata, la nostra salute compromessa. Sentirsi fieri di essere napoletani è un dovere nel rispetto di ciò che Napoli ha insegnato al mondo col suo ritmo pulsante, la sua intelligenzia, il suo spirito creativo; come è un dovere vergognarsi di chi aveva il dovere di ridare lustro alla nostra amabile terra, di chi doveva difenderci da facili preconcetti di chi non aspettava altro per denigrarci (e invece hanno dato loro la possibilità di farlo su un piatto d'oro).

E' un paese civile quello che obbliga i suoi abitanti a vivere tra i rifiuti? Si è forse dimesso qualcuno tra tutti coloro che hanno le responsabilità delle sorti della nostra terra? Nessuno si dimette, perchè loro amano le poltrone e il vil danaro che consente di vivere nell'agio di case sotto le quali la spazzatura viene rimossa puntualmente.
Il Sindaco e i Presidenti di Provincia e Regione hanno sempre mostrato i loro volti sui palchi delle feste e del Capodanno in piazza pur di promuovere la loro immagine; quest'anno si sono guardati bene dal farlo e questo dimostra quanto abbiano la coscienza sporca. Ma a dimettersi neanche a pensarlo.
E nessuno si ribella. Dovremmo farlo, abbandonare tutti il nostro lavoro e assediare i palazzi del governo pur civilmente finchè tutto questo non accenni a vedere una soluzione.
E' ora di dire BASTA!!!
E poi sprecano soldi per sedi di rappresentanza di una regione che muore. A proposito; quel palazzo liberty nel centro di Manhattan era una volta sede del Banco di Napoli a New York. Già, quel Banco di Napoli che al tempo dei Borboni deteneva più del 60% della ricchezza italiana e sul quale il Piemonte mise gli occhi giustificando il "sacco" con un finto spirito patriottico chiamato Unità d'Italia ( http://it.youtube.com/watch?v=bI7vnOrM3Nc e che oggi, ancora una volta è assoggettato al Piemonte (Banco San Paolo, corsi e ricorsi storici). Quella sede a New York è il giusto simbolo della Campania di oggi non più ricca, colonizzata e governata da persone avide di danaro.

Un napoletano vero che ama la sua città e la sua Regione non può oggi sentirsi italiano e non può non rimpiangere i fasti borbonici ( http://it.youtube.com/watch?v=WE-h12f-Mfs).
Oggi più che mai, VIVA IL REGNO DELLE DUE SICILIE.



--
Angelo Forgione - SIGLA ADV < a.forgione@siglaadv.it>

1 commento:

  1. Prego fortemente, volendo, di inoltrare tutto e far girare.
    Grazie.
    E alla vista di una colonna di fumo telefonare subito al 1515, centralino antincendio del Corpo Forestale dello Stato, oppure al 115 numero di emergenza dei Vigili del Fuoco, e segnalare il luogo dove è stata avvistato il rogo lontano o vicino che sia. Non costa nulla farlo, e non solo perché la chiamata è gratuita. E' importante, ne va della nostra salute!!!

    RispondiElimina