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venerdì 1 febbraio 2008

Internet promuove lettura di giornali

Il tempo del riposo, ora è per il web

"E Internet promuove la lettura dei giornali"

Secondo l'istituto Médiamétrie gli internauti hanno un livello alto di curiosità.
Leggono il giornale e ascoltano la radio più del resto della popolazione.



 Il tempo del riposo, ora è per il web Repubblica PARIGI - Contrariamente a certi luoghi comuni, la diffusione delle notizie via internet non nuoce ai media tradizionali. Lo rivela uno studio francese, effettuato da Médiamétrie, equivalente transalpino dell'Auditel. Gli utenti regolari del web, nel 2006 un terzo dei francesi, ascoltano maggiormente la radio e leggono di più i giornali di carta rispetto ai non navigatori. Secondo i ricercatori, il tempo passato a navigare in rete non coincide con quello abitualmente dedicato agli altri media, ma piuttosto con i momenti di riposo, gli spostamenti o semplicemente all'ozio.

Lo studio, battezzato "Media in Life", è stato realizzato per 21 giorni nel 2005 e nel 2006 monitorando le abitudini rispetto ai media di oltre novemila francesi dai 13 anni in su. E' stato chiesto loro di annotare i contatti che avevano con i media durante la giornata, suddivisa in frazioni di tempo di 15 minuti. Le prime informazioni che vengono fuori sono quelle di un notevole infoltirsi del "popolo di internet": nel 2005 gli internauti regolari (quelli che almeno una volta al giorno si connettono al web) rappresentavano circa un quarto (24,6%) della popolazione mentre lo stesso dato equivale nel 2006 a un terzo (31,2%) degli intervistati.

Altri segnali meno scontati vengono fuori dallo studio: sono ad esempio in crescita esponenziale i soggetti che ogni giorno consultano sia internet che la televisione, la radio e la carta stampata, nel 2006 erano 18,5%. Ma chi usa internet non abbandona i media tradizionali, anzi. Gli internauti regolari ascoltano maggiormente la radio del resto della popolazione (86% contro 80%) e leggono di più i giornali (76% contro 70%).

La teoria diffusa secondo la quale internet condanna gli altri media all'estinzione non trova conferma in questo studio. Arnaud de Saint Roman, un responsabile di Médiamétrie, che commenta così i risultati: "In termini di consumo, tutti i tipi di media sono in rialzo tra gli internauti. Non si osserva affatto un calo dell'uso dei media tradizionali". Internet non condanna i giornali, piuttosto genera una curiosità che toglie il sonno. Secondo l'istituto francese, è infatti nei momenti un tempo dedicati al riposo che si naviga maggiormente.

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