MOVIMENTO PER L'INDIPENDENZA DELLA SICILIA
fondato nel 1943
- CUMUNICATU STAMPA -
NO AI BAVAGLI, ALLE NEGAZIONI, ALLE RETICENZE - IL MIS PARTECIPERÀ ALLE ELEZIONI
fondato nel 1943
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NO AI BAVAGLI, ALLE NEGAZIONI, ALLE RETICENZE - IL MIS PARTECIPERÀ ALLE ELEZIONI
Il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia non esita a considerare come un atteggiamento odioso e pregno di oscuri presagi quello messo in atto dal candidato "autonomista" del centrodestra italiano alla Presidenza della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, il quale ha deciso di procedere legalmente contro un valido e stimato giornalista, Alfio Sciacca, "reo" di aver, da par suo, descritto in un articolo uscito ieri sul "Corriere della Sera" le dettagliate metodologie, e finanche le terminologie, della fitta rete clientelare del Presidente dimissionario della "Provincia regionale" di Catania, che sulla cronica sete di occupazione e sulle fameliche aspettative di politicanti piccoli e grandi ha costruito il suo "impero".
Sciacca non ha fatto altro, da cronista legato al territorio, che descrivere anche agli italiani quanto a Catania e in Sicilia è noto a tutti, senza partigianerie né acredini. E quindi l'atteggiamento totalitario di Lombardo suona come un tetro avviso ai giornalisti. Noi indipendentisti non accettiamo questo tipo di atteggiamenti che, almeno questi, ritenevamo appartenessero ad un passato in "camicia nera": conosciamo bene, sulla nostra pelle, gli effetti dell'indirizzamento colonialistico dei media, ma l'intimidazione giudiziaria, sommata alla dichiarata beffarda prospettiva di «pagarci la campagna elettorale» con il presunto risarcimento, ci sembra veramente troppo.
E quindi va, con accresciuta forza, la nostra solidarietà ad Alfio Sciacca, certi e convinti che l'episodio non lo abbia turbato (trattandosi, peraltro, non del primo attacco che subisce per il suo semplice ed efficace raccontare i fatti, tutti i fatti) e che non turberà i giornalisti e tutti i siciliani liberi che rappresentano le speranze di questa nostra amata Sicilia.
Al pari, ad esempio, di Berat Buzhala, giornalista kosovaro che ha vissuto per un'intera esistenza le violenze del regime colonizzatore, e che oggi è libero di festeggiare la libertà con toccanti parole: «Viva l'indipendenza di Kosova! Ed è con questo grido che la mia vendetta si esaurirà e potrò voltare pagina. Oggi comincia una nuova vita per tutti quelli che vogliono vivere nella Repubblica di Kosova». A lui, a tutti i kosovari, vanno le nostre felicitazioni e il nostro pieno riconoscimento (secondo la potestà che, da movimento di liberazione nazionale, ci è riconosciuta dal diritto internazionale consuetudinario), senza i vergognosi e interessati indugi e tentennamenti con cui i politici italiani hanno "riconosciuto" l'indipendenza kosovara. Possa, e lo diciamo con forza e convinzione, lo stato indipendente di Kosova essere un baluardo per la riaffermazione del sacrosanto diritto di autodeterminazione dei popoli, e possa il nuovo stato essere sinceramente e concretamente un luogo felice e progredito per tutte le etnie, senza padrini né padroni.
Ed è per dare voce ai siciliani stufi, che vogliono liberarsi di catene, bavagli, della necessità di vendersi per ottenere ciò che è loro diritto, per riaffermare il diritto al Popolo Siciliano di vedere riconosciute le proprie prerogative e alla Nazione Siciliana di riaffermarsi come stato indipendente e sovrano, per avere una Sicilia progredita e libera, per compiere in maniera assolutamente nonviolenta la nostra «vendetta» contro le inaccettabili reiterate violenze dello Stato Italiano, che il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia, nonostante la prematurità delle tornate elettorali del prossimo aprile e pur non avendo ancora ultimato la propria riorganizzazione, in specie a livello territoriale, annuncia il proprio intento di partecipare, con proprie liste e candidati alle due Presidenze indipendenti da partiti o coalizioni, alle prossime elezioni politiche e regionali.
In tal senso, si fa appello a quanti desiderassero mobilitarsi per sostenerci, anche a livello organizzativo o proponendo candidature, di mettersi tempestivamente in contatto con la Segreteria del Movimento all'indirizzo di posta elettronica mis1943@gmail.com.
Sciacca non ha fatto altro, da cronista legato al territorio, che descrivere anche agli italiani quanto a Catania e in Sicilia è noto a tutti, senza partigianerie né acredini. E quindi l'atteggiamento totalitario di Lombardo suona come un tetro avviso ai giornalisti. Noi indipendentisti non accettiamo questo tipo di atteggiamenti che, almeno questi, ritenevamo appartenessero ad un passato in "camicia nera": conosciamo bene, sulla nostra pelle, gli effetti dell'indirizzamento colonialistico dei media, ma l'intimidazione giudiziaria, sommata alla dichiarata beffarda prospettiva di «pagarci la campagna elettorale» con il presunto risarcimento, ci sembra veramente troppo.
E quindi va, con accresciuta forza, la nostra solidarietà ad Alfio Sciacca, certi e convinti che l'episodio non lo abbia turbato (trattandosi, peraltro, non del primo attacco che subisce per il suo semplice ed efficace raccontare i fatti, tutti i fatti) e che non turberà i giornalisti e tutti i siciliani liberi che rappresentano le speranze di questa nostra amata Sicilia.
Al pari, ad esempio, di Berat Buzhala, giornalista kosovaro che ha vissuto per un'intera esistenza le violenze del regime colonizzatore, e che oggi è libero di festeggiare la libertà con toccanti parole: «Viva l'indipendenza di Kosova! Ed è con questo grido che la mia vendetta si esaurirà e potrò voltare pagina. Oggi comincia una nuova vita per tutti quelli che vogliono vivere nella Repubblica di Kosova». A lui, a tutti i kosovari, vanno le nostre felicitazioni e il nostro pieno riconoscimento (secondo la potestà che, da movimento di liberazione nazionale, ci è riconosciuta dal diritto internazionale consuetudinario), senza i vergognosi e interessati indugi e tentennamenti con cui i politici italiani hanno "riconosciuto" l'indipendenza kosovara. Possa, e lo diciamo con forza e convinzione, lo stato indipendente di Kosova essere un baluardo per la riaffermazione del sacrosanto diritto di autodeterminazione dei popoli, e possa il nuovo stato essere sinceramente e concretamente un luogo felice e progredito per tutte le etnie, senza padrini né padroni.
Ed è per dare voce ai siciliani stufi, che vogliono liberarsi di catene, bavagli, della necessità di vendersi per ottenere ciò che è loro diritto, per riaffermare il diritto al Popolo Siciliano di vedere riconosciute le proprie prerogative e alla Nazione Siciliana di riaffermarsi come stato indipendente e sovrano, per avere una Sicilia progredita e libera, per compiere in maniera assolutamente nonviolenta la nostra «vendetta» contro le inaccettabili reiterate violenze dello Stato Italiano, che il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia, nonostante la prematurità delle tornate elettorali del prossimo aprile e pur non avendo ancora ultimato la propria riorganizzazione, in specie a livello territoriale, annuncia il proprio intento di partecipare, con proprie liste e candidati alle due Presidenze indipendenti da partiti o coalizioni, alle prossime elezioni politiche e regionali.
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Catania, 27 Frivaru 2008
A cura dell'Ufficio Stampa, Comunicazione e Propaganda del M.I.S.
Movimento per l'Indipendenza della Sicilia
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«Noi vogliamo difendere e diffondere un’idea della cui santità e giustizia siamo profondamente convinti e che fatalmente ed ineluttabilmente trionferà».
Andrea Finocchiaro Aprile, 1944
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