5 per mille all'Università di Verona
Anche quest'anno l'Università di Verona ha deciso di destinare il 5 per 1000 per il 2008 alla ricerca scientifica.
L'elevato livello qualitativo raggiunto dall'ateneo scaligero è ormai riconosciuto a livello nazionale e internazionale. Secondo il Civr, Comitato Italiano di Valutazione della Ricerca Scientifica, nel 2006 la facoltà di Medicina è risultata essere la migliore d'Italia. Dato, quello relativo alla qualità della ricerca, confermato anche dalla recente indagine di Gianni Cesareni dell'Università di Roma Tor Vergata che vede l'Università di Verona al settimo posto per produzione scientifica, superando così i megatenei storicamente più consolidati.Proprio per mantenere e migliorare questo risultato, è importante sfruttare e investire il più possibile nella ricerca di alta qualità. Per dare un quadro del panorama tecnico-scientifico dell'ateneo, nel 2007 è stato istituito il Catalogo della Ricerca che contiene ben 42.652 prodotti scientifici tra pubblicazioni, rapporti di ricerca, recensioni, prototipi, brevetti. Numeri che indicano i grandi passi avanti fatti negli ultimi anni dall'università.
L'ateneo scaligero vuole essere sempre più competitivo e deciso a mantenere il suo stato di eccellenza nel panorama degli atenei italiani. Impegno riconosciuto anche dall'Unione Europea che attraverso il settimo Programma Quadro ha finanziato 8 progetti per un totale di quasi 2.500.000 euro. L'impegno nello sviluppo tecnico d'avanguardia e la ricerca al servizio del territorio è garantito anche dagli assegni di ricerca, il cui l'importo ripartito nel 2007 è stato di 1.543.601 euro.
I dottorati di ricerca sono il fiore all'occhiello dell'attività accademica, il primo passo dei giovani laureati nel mondo della ricerca. L'ateneo ne istituisce ogni anno, di durata triennale, anche in consorzio con altre università o attivando convenzioni con soggetti pubblici e privati. Nel 2008 i dottorandi di ricerca sono 521.
Al fine di incentivare la realizzazione di progetti congiunti di ricerca, innovazione e sviluppo con le realtà produttive del territorio, l'ateneo ha attivato il progetto "Joint Projects – Università Territorio Imprese UNITI per la ricerca", un particolare finanziamento per progetti di ricerca di interesse del territorio e cofinanziato da imprese e enti pubblici o privati. Il costo totale dei progetti finanziati nelle prime tre tranche è stato di circa 2.350.000 euro. Entro marzo 2008 sarà finanziata l'ultima tranche pari a circa 220.000 euro.
La risposta dell'ateneo ai bisogni del territorio si realizza anche attraverso due spin off attivati dal 2004 a oggi: uno nell'ambito dello sviluppo di sistemi embedded per l'elaborazione di immagini e visione tri-dimensionale, l'altro sui prototipi di programma di sistemi embedded di rete. Ricordiamo che con il termine spin off si indica una società nata dall'intenzione di dare una ricaduta aziendale e produttiva ad un'idea sviluppata all'interno della ricerca accademica.
Sono inoltre in fase di avanzata progettazione altri due spin off, uno nel settore delle biotecnologie agroalimentari, l'altro nel settore della diagnostica medica per immagini (i futuri soci di entrambi sono risultati tra i migliori qualificati nel quadro di Start Cup Veneto).
L'elevata qualità della ricerca scientifica all'ateneo scaligero ha richiamato l'attenzione della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona che ha promosso un sistema di finanziamento mirato alla promozione di progetti di ricerca. In questo ambito sono stati presentati da parte dei docenti dell'ateneo 63 progetti che attualmente sono ancora in fase di valutazione. Inoltre sono stati concessi dalla stessa Fondazione ulteriori sostegni per il finanziamento di proposte volte alla realizzazione di 7 progetti, per un totale di 684.500 euro.
Nel corso dell'anno 2007 è stato inoltre concesso un contributo di 6 milioni di euro per il progetto "ARC-SCALIGERA-NET Alleati per la Ricerca sul Cancro", coordinato dal professor Aldo Scarpa del dipartimento di Patologia e finanziato con un lascito di Miriam Cherubini e sostenuto da Università, Azienda Ospedaliera e Fondazione Cariverona.
Nel 2007 l'Università di Verona ha aderito inoltre all'associazione NETVAL, il network italiano per la valorizzazione della ricerca universitaria che mette in rete gli uffici di trasferimento tecnologico delle Università (Liaison Office).
Lo scopo è quello di condividere e rafforzare le competenze delle Università italiane in materia di valorizzazione della ricerca, trasferimento di conoscenze e tutela della proprietà intellettuale, con specifico riferimento alla realizzazione di spin off accademici e allo sviluppo di progetti imprenditoriali da parte dei laureati.
Il codice fiscale con il quale destinare il 5 per mille all'Università di Verona è 93009870234.
per maggiori informazioni: Università degli Studi di Verona
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