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martedì 1 aprile 2008

Animalaria e Quest' ultimo 29...ineluttabili disgrazie in scena

Animalaria e Quest'ultimo 29

Tra voce e fisarmonica, le esilaranti disgrazie di uomini e animali

Quando i mondi si scontrano e le ingiustizie si sovrappongono, in una società dove ti insegnano che è orribile uccidere foche e cincillà ma che ignora l'accanimento da soluzione finale attuato a discapito di zanzare e scarafaggi, dove l'uomo ogni quattro anni è vittima senza scampo del giorno bisestile…arrivano Animalaria e Quest'ultimo 29 in difesa dei più deboli e a testimonianza delle loro disgrazie tra faune improbabili e caotici paesaggi urbani.

Ineluttabili destini messi in scena, in parole e musica da Fabrizio Vecchi e Roberto Palermo, una voce e una fisarmonica che si fondono in una cosa sola a dimostrare quanto siano simili gli animali a due, quattro, sei od otto zampe: niente differenze, solo divergenze, in un gioco inevitabile di paradossi e connaturate disgrazie.

I prossimi imperdibili appuntamenti saranno il 9 aprile al BEBA DO SAMBA con Animalaria e il 13 aprile con Quest'ultimo 29 al BLOW CLUB di San Lorenzo.

Animalaria

Diamo voce a chi non ce l'ha

Va bene che alla foca non si spara

ma chi ci pensa alla zanzara?

Via libera ai diritti alle balene

ma perché non ce l'hanno pure le falene?

C'è in atto un olocausto ai danni di mosche, calamari, piccioni e scarafaggi, e a nessuno importa niente! Una voce e una fisarmonica si fanno cosa sola: musica e poesia a dimostrare quanto siano simili gli animali a due, quattro, sei od otto zampe: niente differenze, solo divergenze…

Nell'occasione, Roberto Palermo si esibirà con una fisarmonica Logic System.

Le fotografie dei Grigio18% fanno da naturale scenografia.

Quest'ultimo 29

Sentenza definitiva: quattro anni senza condizionale

Ogni quattro un bisestile, e una volta in più siamo insultati da una giornata in più: di lavoro, di sgobbo, di ansia e di fatica. Ma non pensare necessariamente alla pistola: anche di amore!

Ulteriori 24 ore in un mondo fosforescente di lampioni e di semafori, zebrato di strisce pedonali e di suburbani che si adattano come possono tra gli asfalti.

Un mondo abilitato a vecchi e bambini, donne e uomini oramai urbanizzati e dei quali – per una sola giornata – possiamo sentire le voci. Ne risulta un coro unanime, sconcertato.

Testi: Fabrizio Vecchi

Musiche: Roberto Palermo

Ingresso gratuito

Ufficio Stampa: Marta Volterra, marta.volterra@gmail.com, 340.96.900.12






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