Pagine

venerdì 30 maggio 2008

Berlusconi e la Campania

Prepariamoci al peggio!


IL GOVERNO BERLUSCONI DICHIARA GUERRA AI CITTADINI CAMPANI

di Lucio Garofalo

Il primo Consiglio dei Ministri del quarto governo guidato dal neoduce Berlusconi, insediatosi "simbolicamente" (ossia demagogicamente) nella città di Napoli, ha varato una serie di decreti ministeriali di segno eccezionale, sotto la spinta e la "spada di Damocle" esercitata da alcune contraddizioni che sono state dipinte e raffigurate dalla propaganda di regime come "drammatiche emergenze" di natura sociale, ambientale, sanitaria e di ordine pubblico, costruite ad arte dai media e dalle forze politiche di governo.

In pratica, è stata annunciata una linea estremamente dura per affrontare in modo drastico e radicale talune questioni problematiche quali lo smaltimento dei rifiuti a Napoli e in Campania, e il tema della "sicurezza", alimentato e gonfiato da un'infame campagna mediatica di stampo xenofobo, se non addirittura razzista, che ha contribuito non poco ad istigare la popolazione italiana ad un sentimento di odio razziale rivolto in particolare contro le comunità Rom ed altri gruppi etnici migranti e presenti sul nostro territorio.

Sul versante dei rifiuti è stato compiuto un vero e proprio salto di qualità nella strategia da mettere in campo, ovvero un pauroso balzo strategico-organizzativo che sancirà il passaggio da una gestione repressiva di natura ordinaria, condotta finora dalle forze di polizia deputate all'opera di repressione interna, ossia quelle istituzioni delegate alla normale amministrazione dell'ordine pubblico, ad un'azione gestita direttamente dalle forze armate, come se si trattasse di un'operazione di tipo bellico da attuare all'interno del paese.

Infatti, la designazione di Guido Bertolaso, rilanciato alla grande nella veste di capo della Protezione civile nazionale, scelto per affiancare la Presidenza del Consiglio, vale a dire lo stesso Berlusconi, che si assume in tal modo la diretta responsabilità politica del problema, procede proprio nel senso di un'impostazione in chiave militarista della risoluzione della "emergenza rifiuti" in Campania.
Inoltre, i siti individuati come discariche per lo smaltimento dell'immondizia saranno dichiarati "aree di interesse strategico nazionale", vale a dire zone strettamente militari, per cui saranno presidiate e sorvegliate direttamente dalle forze armate.

In tale contesto sarà applicata come misura deterrente una legislazione punitiva alquanto dura, di stampo quasi draconiano, che sarà in qualche modo adeguata e coerente rispetto ai provvedimenti annunciati, per cui potranno essere comminate addirittura sanzioni carcerarie molto severe ai danni di eventuali iniziative di lotta intraprese da parte di semplici cittadini che decideranno di manifestare e di opporsi alle scelte adottate dal governo Berlusconi. Il quale si preannuncia come un esecutivo di "lacrime e sangue".

In poche parole, le proteste e i dissensi prima legittimi, saranno trattati e perseguiti alla stregua di veri e propri reati penali.

Tutto ciò determinerà e significherà una cosa sola: uno stato di guerra civile permanente in Campania.
Prepariamoci al peggio...


Lucio Garofalo
garofaloluc@tiscali.it

Nessun commento:

Posta un commento