IL COMUNICATO STAMPA
POST PARTUM: UNA MADRE SU 1000 PROVOCA LESIONI
A SE STESSA O CONTRO SUO FIGLIO
PIU' DEL 70% DELLE NEO MAMME E'
COLPITA DA BABY BLUES
IL 13% E' COLPITA DA DEPRESSIONE POST PARTUM
Nel corso dell'ultima giornata di lavori al Sanit – Forum Internazionale della Salute, si è parlato di depressione post partum nel contesto del Convegno "Si guarisce dalla depressione post partum : il vero pericolo è non parlarne. Insieme per costruire una cultura della maternità".
Tra i pericoli maggiori il silenzio.
"E' anche il leit motiv della nostra Associazione "Diritti Civili nel 2000 Salvabebè / Salvamamme": il vero pericolo è non parlarne. La depressione non comunicata e quindi non curata può avere ripercussioni sul percorso cognitivo del bambino. Fondamentale, dunque, la vicinanza dei familiari e del marito. Come Associazione ci preoccupiamo di informare i familiari e il personale medico e paramedico. Operiamo soprattutto su Roma, ma speriamo di diventare presto una rete che coinvolga tutta l'Italia".
Sia fisiche che psicologiche le cause della depressione post partum.
"La neo mamma si sente vuota, sola, stanca, ha paura di deludere i familiari, di far del male al bambino, di non essere in grado di proteggerlo, di non riuscire a tornare in forma".
Il Professor Giancarlo Oliva, Prof. Ass. Dip. Tutela della salute della Donna e della Vita nascente dell'Università Cattolica A. Gemelli delle strategie di prevenzione e di come la depressione post partum si sia accentuata negli ultimi anni per una serie di fattori concomitanti: "Per capire la depressione post partum è importante anche considerare come la società moderna sia cambiata e come siano aumentati i motivi di stress. Ormai una donna italiana non partorisce prima dei 31 anni; sono sicuramente più istruite; sempre più donne si sottopongono al parto cesareo (+ 35%); desiderano a tutti i costi un figlio sano perché guidate dall'immagine di una medicina onnipotente e rifiutano mentalmente il rischio, cosa inverosimile: i rischio nel parto, come nelle patologie in genere, non può essere mai pari allo 0%. Tutta una serie di elementi, dunque, che non può che caricare di tensione la donna predisponendola alla depressione. E non c'è una tipologia di donna più predisposta: la depressione colpisce a prescindere dall'età, dall'istruzione, dalla vicinanza dei familiari".
Nell'ambito del Convegno è stata anche presentata la prima bozza per una Carta dei Diritti della Madre e del Bambino fortemente voluta dall'associazione "I diritti civili nel 2000 – Salvabebè / Salvamamme" per non lasciare le donne sole e prive di sostegno in uno dei momenti più complessi della loro esistenza.
Presenti la Dott.ssa Elisabetta Maturi per le associazioni proponenti (Apeiron-S.I.PS.-Coirag, ATINA Onlus, Essere Donna, I diritti civili nel 2000-Salvabebè/Salvamamme, Il Melograno) e Grazia Passeri, Presidente dell'associazione I diritti civili nel 2000-Salvabebè/Salvamamme.
Ufficio Stampa
Angela Iantosca
3381065420
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