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venerdì 20 giugno 2008

GIORNATA RIFUGIATO: ANCI, I NUMERI DELL’ACCOGLIENZA IN ITALIA

GIORNATA RIFUGIATO: ANCI, I NUMERI DELL'ACCOGLIENZA IN ITALIA

In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, ricordata oggi anche in Italia con numerose iniziative, il Servizio centrale del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) rende pubblico ''I numeri dell'accoglienza'', un compendio statistico sulle dimensioni dell'accoglienza in favore di richiedenti e titolari di protezione internazionale.

Il Servizio centrale – istituito dal Ministero dell'Interno e affidato con apposita convenzione ad ANCI – e' la struttura che coordina i 115 progetti territoriali, realizzati da 102 Enti locali in collaborazione con realta' del terzo settore, che accedono alle risorse del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo al fine di realizzare interventi di accoglienza e integrazione. Sono Comuni di diverse dimensioni (dalle undici cittadine con una popolazione non superiore ai 5.000 abitanti alle aree metropolitane come Roma, Milano, Napoli) che concorrono a intrecciare l'articolata e varia trama dello SPRAR.

Nel 2007, anno di riferimento del compendio statistico, lo SPRAR ha accolto 6.284 persone, il 15% in piu' dello scorso anno. Si tratta in prevalenza di uomini adulti tra i 18 e i 40 anni (78%), provenienti principalmente da Eritrea (21%), Afghanistan (12%) ed Etiopia (8%).

Si e' trattato per la maggior parte di persone singole (69%) ma e' importante sottolineare come i nuclei familiari siano stati di tipo mono-parentale nel 40% dei casi, per la quasi totalita' – a eccezione di una sola famiglia – con la presenza della sola madre.

La Regione con la maggiore presenza di posti di accoglienza disponibili nello SPRAR e' stata il Lazio (27% del totale delle persone accolte), seguita da Lombardia (13%), Sicilia (13%), Emilia Romagna (6%) e Puglia (5%).

''La crescita del Sistema di protezione nel 2007 e' un risultato importante, sul quale pero' non possiamo adagiarci'' ha dichiarato Fabio Sturani, Sindaco di Ancona e Vicepresidente dell' ANCI, con delega sull'immigrazione. ''Al contrario, dobbiamo continuare a lavorare efficacemente insieme al Ministero dell'Interno, come sempre abbiamo fatto, per rafforzare ulteriormente il sistema nazionale, perche' sono ancora migliaia le persone che rimangono fuori dal circuito dell'accoglienza. E' per loro che dobbiamo, Autonomie locali e Stato centrale insieme, continuare a impegnarci congiuntamente''.

Nel 2007, a seguito anche delle disposizioni di una direttiva del Ministero dell'Interno entrata in vigore nel marzo 2007, e' aumentato il numero dei minori non accompagnati richiedenti protezione accolti nello SPRAR. Dai 31 minori segnalati al Servizio centrale all'inizio del 2007, al 31 dicembre dello stesso anno si sono registrate segnalazioni per 295 minori, per 197 dei quali si e' provveduto a una sistemazione all'interno del Sistema di protezione. Si tratta prevalentemente di ragazzini di sesso maschile (96%), provenienti soprattutto da Afghanistan (54%), Somalia (12%) ed Eritrea (10%).

Nel 2007 il Servizio centrale ha monitorato, su tutto il territorio nazionale, una 'popolazione rifugiata' (richiedenti e titolari di protezione internazionale) pari a 7.311 persone, che hanno compreso sia gli accolti dallo SPRAR, sia coloro che hanno beneficiato delle misure di assistenza garantite dai fondi messi a disposizione da un'ordinanza di protezione civile, sia coloro che nel 2007 erano in attesa di entrare nel sistema di accoglienza.

''Non possiamo nascondere tuttavia la nostra forte preoccupazione in merito alle proposte di modifica della normativa in materia di asilo contenute nel cosiddetto 'pacchetto sicurezza' del Governo'' ha proseguito il sindaco Sturani. ''Si tratta di disposizioni che se dovessero essere approvate darebbero luogo a un indebolimento dei diritti fondamentali delle persone e, nello stesso tempo, a un appesantimento della 'burocrazia dell'accoglienza'. Pensiamo all'ipotizzato rientro nei paesi d'origine anche in pendenza di ricorso contro il diniego di protezione, oppure alle limitazioni di liberta' di circolazione sul territorio italiano. Si tratta di misure di cui sfugge l'utilita' concreta, mentre appaiono evidenti le ripercussioni sulla tutela e protezione. Non dimentichiamoci che moltissimi dei richiedenti asilo che il Sistema accoglie sono sopravvissuti miracolosamente a viaggi pericolosissimi, i cui drammatici esiti di morte vediamo nelle cronache di tutti i giorni''.

''I numeri dell'accoglienza. Compendio statistico del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati – SPRAR. Anno 2007'' è scaricabile dal sito www.serviziocentrale.it



Roma, 20 giugno 2008

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