STRAGE USTICA: BONFIETTI, GOVERNO AFFIANCHI I MAGISTRATI SOLO COSI' SI AVRA' LA VERITA'
Dalla riapertura di queste indagini "mi aspetto che di fianco ai magistrati che faranno rogatorie per chiedere a Francia, America e Inghilterra cosa ci facessero quella notte nei nostri cieli, ci sia anche la politica. Così Daria Bonfietti, presidente dell'Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, commenta la riapertura delle indagini sul caso, in un' intervista rilasciata a Giampiero Marrazzo nel corso della trasmissione "L'Avvelenato". La puntata andrà in onda su Ecoradio domani, sabato 28 giugno, dalle 18 alle 20. "Il Governo del mio Paese – continua Bonfietti - deve avere un bel sussulto di vita, e rendersi conto che deve pur avere importanza, per il Paese, per la democrazia, sapere chi ci ha abbattuto un aereo civile in tempo di pace".
"Se a fianco dei magistrati, ci sarà anche il governo che chiede a questi paesi di dare risposte più adeguate – continua Bonfietti -, se ci sarà la forte volontà politica di farsi rispondere in maniera seria, solo così si arriverà alla verità. Finora, lo dice anche il giudice Priore nella sua sentenza-ordinanza, questi paesi hanno dato risposte insoddisfacenti o inesistenti. Come nel caso di Gheddafi, a cui sono state rivolte delle domande in quanto lui stesso ha sempre rivendicato di essere la vittima designata, ma non ha mai dato risposte al giudice". Secondo Bonfietti, se prima del '99 la verità sulla strage di Ustica riguardava soprattutto i parenti delle vittime, dal'99 in poi, quando fu emessa la sentenza-ordinanza del giudice Priore che stabiliva che il Dc9 fu abbattuto in un contesto di guerra aerea, "non è più solo per le vittime, ma è per i cittadini tutti, quest'altro pezzo di verità, perché Ustica rappresenta il simbolo della capacità della nostra democrazia di funzionare davvero". "Voglio sapere la verità – conclude Bonfietti - su come è morto mio fratello e le altre 80 persone".
Ufficio Stampa
Ecoradio
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