Di: Raffaele Pirozzi e Giuseppe Biasco
La notizia politica di questa estate è la rinuncia dell'On. Bassolino-Presidente della giunta regionale della Campania- a firmare la petizione contro il Governo dell'On. Berlusconi preparata dal Partito Democratico.
In questo modo si è reso evidente, quello che molti avevano intuito, esiste un accordo tra Palazzo Ghigi e Santa Lucia che prevede, in questa fase, la massima collaborazione possibile per risolvere il problema dei rifiuti in Campania.
Per l'On. Berlusconi, risolvere questo problema è una sfida importante per ridare smalto alla sua immagine internazionale, troppo legata agli entusiastici consensi alla politica guerrafondaia e perdente di Bush ed alla personale amicizia ,con Putin, troppo potente, ricco ed aggressivo. Infine l'On Berlusconi è molto chiacchierato per le sue vicende giudiziarie e non gode, sempre, di buona stampa.
La sua presenza a Napoli per ben 7 volte, anche in maniera non formale, è veramente inusuale e difficile da interpretare se non per il proprio rilancio internazionale.
D’altra parte l'On. Bassolino ha registrato la fine delle ostilità nei suoi confronti.
La richiesta preparata e firmata da oltre 70 parlamentari del centro destra di iniziare l’iter previsto per sciogliere il Consiglio Regionale per andare a nuove elezioni, in pochi mesi è stata accantonata senza particolari clamori; l’opposizione in Consiglio Regionale sembra che abbia messo la sordina, anche in presenza delle dichiarazioni di molti consiglieri legati a De Mita di abbandonare la maggioranza che sorregge il Governatore.
Come nell’articolo pubblicato, pochi giorni fa, a Settembre diverrà visibile l’accordo che consentirà al nostro presidente di arrivare fino al termine della Legislatura del 2010, con la possibilità di utilizzare la scadenza elettorale europea del 2009, come possibile via di uscita dalle particolari difficoltà in cui versa. Una soluzione questa auspicata dallo stesso Partito Democratico in Campania per risolvere in questo modo il caso dell'On. Bassolino divenuto troppo imbarazzante per il centro sinistra.
Le valutazioni dell'On. Bassolino, sono ancora una volta improntate alle sue personali esigenze di continuare ad essere un autorevole politico con una possibile carriera ancora davanti.
Tra consegnarsi al proprio partito e diventare prigioniero dell’avversario ha scelto la seconda opzione; la scelta era obbligata: Il Partito Democratico aveva chiesto al Governatore un gesto di coerenza politica: le dimissioni, che lui non ha voluto dare.
Questa scelta è costata molto, in termini di consenso elettorale al Partito Democratico, appare evidente che Walter Veltroni abbia un conto aperto con il leader della Campania. Infatti, l'On.Bassolino ha scelto l’accordo con il non amato D’Alema altrimenti non avrebbe nessuno spazio politico nel Partito Democratico.
Il risultato del Congresso provinciale di Napoli ne è una ulteriore conferma: l’elezione a segretario di Nicolais con la conseguente sconfitta del candidato del Governatore, Andrea Cozzolino rappresenta la prima vera perdita dell'On. Bassolino sul piano politico dal 1993 ad oggi.
Qualsiasi siano le prossime mosse dettate dalla consumata esperienza del Governatore, stiamo assistendo ad una sconfitta personale di un politico, di un progetto di governo della Campania e di Napoli e della fine di una esperienza che ha investito e coinvolto il nostro territorio senza lasciarci nuove speranze.
C’è qualcuno, molto bravo, che cerca di razionalizzare l’analisi sugli anni di potere del Governatore, arriva a dividerli in quattro periodi, che esamina con una precisione diagnostica ed alla fine il risultato resta sempre lo stesso, la delusione per quello che poteva essere e non è stato.
Internet è una fonte inesauribile di informazioni e U- tube è diventato l’archivio delle immagini e delle dichiarazioni di tutti. Se avete la pazienza di cercare troverete l’intervista rilasciata alla televisione da Antonio Bassolino da poche ore nominato commissario della Federazione del PdS di Napoli.
Le sue parole sono condanne contro i corrotti: “Napoli è peggio di Milano, quello che stiamo vivendo è un terremoto buono”. “Lavoro, sanità, pulizia della città e sviluppo del turismo devono essere i nostri obiettivi futuri, ce lo chiedono i cittadini “.
Il sindaco di allora, Nello Polese socialista, accusato di collusione con la Camorra è stato dichiarato completamente estraneo ai reati ascritti dopo 15 anni.
Berardo Impegno, il segretario della Federazione PdS contro cui fu attivato il commissariamento, anche lui coinvolto in inchieste di corruzione, è stato assolto da ogni addebito, anche lui dopo un lunghissimo periodo di esilio politico.
Tutto questo non ha fatto riflettere il Governatore, anche lui coinvolto nella inchiesta sui rifiuti e che proclama la sua innocenza. Il pensiero corre alla riunione della Commissione Antimafia presieduta dall'On. Luciano Violante, del Settembre 1993, in cui il pentito Pasquale Galasso fece il nome di Gava come politico colluso con la Camorra. Passati quegli atti alla Magistratura, Gava fu arrestato e rimase agli arresti domiciliari per buona parte del 1994.
A Novembre di quello stesso anno si svolsero le elezioni a Napoli per l'elezione del Sindaco con il nuovo sistema votato dal Parlamento.
In quelle condizioni, in cui il centro politico era stato devastato dalle inchieste, i ballottaggi furono tra una destra ancora fascista ed una sinistra che si era rigenerata come democratica.
Nel dicembre di quell’anno Bassolino fu eletto sindaco di Napoli e da allora continua a governare nella nostra Regione.
Dopo i Gava è venuto Bassolino, una esperienza che sta terminando affondata negli errori di una politica che invece di essere nuova e concreta è stata molto simile a tutte quelle che si sono susseguite negli anni precedenti.
Il lavoro in Campania diminuisce ed i nostri figli sono costretti alla emigrazione come sempre, lo sviluppo ed il turismo non sono mai partiti veramente, la sanità continua ad accumulare debiti senza erogare servizi di particolare qualità, della pulizia della città e della Regione non ne parliamo. Siamo appena usciti da qualche giorno da una crisi apocalittica.
Il progetto politico del Commissario della Federazione del PdS del 1993 è miseramente fallito.
Abbiamo consumato un’altra illusione: non basta essere un dirigente del grande PCI, se pur disciolto, per essere diverso dagli altri, per essere più bravo, più onesto e più democratico.
Tra il gruppo vicino al Governatore, tra i suoi fedelissimi si usa molto l’espressione: ”Ingenerosi nei giudizi”; certo, i nostri giudizi devono essere ingenerosi e spietati. Non si può ricominciare nel 2008 con il PIL in negativo, con i finanziamenti europei spesi solo al 70%, con il numero degli occupati che è sceso al di sotto del 50% della popolazione.
Bisogna ricominciare di nuovo e da capo e nel frattempo dobbiamo anche aspettare che la carriera politica del presidente si definisca. Nel frattempo, forse si risolverà il problema della spazzatura, ma questo non significa sviluppo, solo normale amministrazione.
Il nostro futuro è sempre più lontano, ci aspetta una mediocre quotidianità, nella speranza che consumate tutte le esperienze che ci vengono dalla vecchia politica, finalmente la democrazia liberi quelle energie capaci di far riprendere ad un popolo il suo cammino verso uno sviluppo degno di questo nome.
Napoli, 15/08/08
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