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mercoledì 6 agosto 2008

Referendum contro lodo Alfano. Lanfranco Tenaglia(Pd): Io non firmo, aspetto la Corte Costituzionale

 

" Io credo che ci siano due questioni: una di carattere tecnico, bisogna aspettare cosa dice la Corte Costituzionale, e una di carattere politico l'istituto del referendum ha una vita, in Italia, molto difficile; rischiamo di fare di Berlusconi prima un martire e poi un vincitore, se non si raggiunge il quorum". Così Lanfranco Tenaglia, ministro ombra della giustizia del Pd, ai microfoni dell'agenzia radiofonica Econews, precisa la posizione del Pd sul referendum abrogativo del lodo Alfano, promosso dall'Idv. Alla domanda, ' Quando inizierà la raccolta delle firme se dovesse imbattersi in un banchetto cosa farà? Scappa o firma', Tenaglia ha precisato: " Non scappo, aspetto la Corte Costituzionale". Nella lunga intervista sulla giustizia e le riforme possibili, Tenaglia torna sul tema delle intercettazioni: " Una legge moderna sulle intercettazioni è necessaria, abbiamo presentato un disegno di legge sulla materia, ma siamo contrari a limitare lo strumento di indagine ed il numero dei reati per i quali è possibili intercettare. Siamo disposti a discutere sulla tutela della privacy e su una stretta in questo campo". Altro tema più volte rilanciato in queste settimane è il tema della separazione delle carriere tra pubblico ministero e giudice, Tenaglia ribatte: " Non ci sono da fare interventi in questo campo, la maggioranza se vuole fare la separazione delle carriere, deve anche dire che vuole anche la sottoposizione del pm all'esecutivo, provvedimento conseguente, su questo noi vogliamo l'indipendenza del pubblico ministero e non vogliamo la separazione delle carriere". Alla domanda, ' molti magistrati indicano nella sanità il nuovo pozzo senza fine della corruzione, il caso abruzzese apre una nuova Tangentopoli?', Tenaglia risponde: " Io distinguo l'aspetto giudiziario da quello politico. Non condivido chi critica a prescindere i magistrati, devono fare il loro dovere e dobbiamo lasciarli lavorare. Da un punto di vista pubblico c'è un  problema di controlli, bisogna migliorare l'efficacia del controllo della spesa e della attività sanitarie delle regioni".

 

 

 

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