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giovedì 23 ottobre 2008

Osteoporosi, la Fedios chiama a raccolta con una conferenza stampa a Palazzo Madama

LA FEDERAZIONE ITALIANA OSTEOPOROSI E MALATTIE DELLO SCHELETRO, IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELL'OSTEOPOROSI, HA FATTO IL PUNTO SU UNA DELLE EMERGENZE SANITARIE DEL FUTURO. INSIEME ALLE CURE E ALLA PREVENZIONE, IN EVIDENZA SOPRATTUTTO I COSTI PRIVATI E SOCIALI DI UNA PATOLOGIA ALTAMENTE INVALIDANTE.

In occasione della "Giornata Mondiale per la prevenzione e cura dell'Osteoporosi", la Fedios (Federazione Nazionale Osteoporosi e malattie dello Scheletro) ha fatto il punto sull'incidenza in Italia di questa malattia e soprattutto sulla necessità di prevenzione e sulle prospettive di cura con una conferenza stampa nella sala dedicata del Senato a Roma martedì 21 ottobre.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha incluso l'osteoporosi nelle emergenze sanitarie dei prossimi decenni, date anche le maggiori aspettativa di vita. In Italia risultano osteoporotiche il 22.8% delle donne con età maggiore di 40 anni, mentre tra le donne tra i 60 e i 69 anni l'incidenza cresce al 32.1%, e tra i 70 e i 79 anni al 45.7%. Anche se viene considerata una malattia tipicamente femminile, recenti indagini indicano che l'osteoporosi ha una sensibile incidenza - spesso sottovalutata o non diagnosticata - anche tra gli uomini, e lo rivelano il numero delle fratture ossee , in particolare le fratture femorali, la cui incidenza è in aumento tra gli uomini.

Una indagine italiana fissa la percentuale delle fratture femorali maschili al 20-21%, e una generale tendenza all'incremento. Benché la maggioranza delle fratture femorali intervenga nel sesso femminile, sono gli uomini con frattura femorale che hanno una maggiore probabilità di morire o di avere una grave disabilità residua. I tassi di mortalità per gli uomini variano infatti dal 16% al 37% e risultano almeno il doppio che per le donne.

Questi dati indicano l'esigenza della prevenzione sia femminile che maschile, perché si possa parlare, anche in età avanzata, di una buona qualità della vita, insieme alla necessità di un sempre maggiore sviluppo della ricerca, che ha fin qui permesso di ottenere diverse terapie di cura.

Alla conferenza stampa hanno preso parte il professor Salvatore Minisola (Università "La Sapienza", Roma); il professor Ferdinando Silveri (Università di Ancona) e la presidente della Fedios Patrizia Ercoli. I lavori sono stati coordinati dal dottor Fabrizio Scoccia direttore della rivista ufficiale della Fedios "Osteoporosi e non solo" edita dalla Alpes Edizioni.

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