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mercoledì 19 novembre 2008

Salinas: amore di cui ti innamorasti

[XXIII]

Io di più non posso darti.
Non sono che quello che sono.

Ah, come vorrei essere
sabbia, sole, in estate!
Che tu ti distendessi
riposata a riposare,
Che andando via tu mi lasciassi
il tuo corpo, impronta tenera,
tiepida, indimenticabile.
E che con te, il mio bacio lento:
colore,
dalla nuca al tallone,
bruno.

Ah, come vorrei essere
vetro, tessuto, legno
che conserva il suo colore
qui, il suo profumo qui,
ed è nato tremila chilometri lontano!
Essere
la materia che ti piace,
che tocchi tutti i giorni,
che vedi ormai senza guardare
intorno a te, le cose
-collana, profumi, seta antica -
di cui se senti la mancanza
domandi: "Ah, ma dov'è"

Ah, e come vorrei essere
un'allegria fra le tutte,
una sola,
l'allegria della tua allegria!

Un amore, un solo amore:
l'amore di cui tu ti innamorasti.


Ma
non sono che quello che sono.



Pedro Salinas: La voce a te dovuta


Neretto mio, dedicato alla donna che amo.

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