B0, l'auto che l'azienda sta sviluppando con il gruppo francese Bolloré, sarà ospite della rassegna torinese dedicata alle vetture da sogno e alle concept car
L'auto elettrica di Pininfarina protagonista di "Dream"
L'auto elettrica di Pininfarina protagonista di "Dream". Nel fine settimana la concept car B0, l'auto che l'azienda italiana sta sviluppando con il gruppo francese Bolloré, sarà ospite della rassegna torinese dedicata alle vetture da sogno e alle concept car, dagli anni cinquanta ad oggi. Il progetto è esposto per la prima volta in Italia dopo il debutto mondiale dell'ottobre scorso al Mondial de l'Automobile di Parigi, dove ha riscosso una grande attenzione sia da parte degli operatori che del pubblico
Dream, che rientra nelle iniziative promosse da Torino 2008 World Design Capital, raggruppa 54 esemplari unici e centinaia di reperti tra modelli in scala, schizzi, disegni e progetti allestita a Torino Esposizioni fino al 28 dicembre. Tra gli esemplari scelti per valorizzare la storia della creatività nel car design in Italia, troviamo alcuni dei veicoli Pininfarina più rappresentativi come Ferrari Modulo, Studio Cnr, Ferrari Mythos, Honda Argento Vivo, Metrocubo, Citroen Osée, Nido, Maserati Birdcage 75th, Sintesi. In ogni caso l'attenzione sarà tutta per l'ultima nata della casa, la B Zero, disegnata e progettata da Pininfarina, che prevede di lanciare un programma pilota di vetture, tra fine 2009 e il 2010, e di avviare poi la produzione in serie nei propri stabilimenti italiani.
"Ospitando la B°, che rappresenta uno dei pilastri del futuro della Pininfarina, Dream non poteva farci omaggio più gradito, dopo aver già dedicato l'intera rassegna a mio fratello Andrea, ha dichiarato il presidente del Gruppo, Paolo Pininfarina. Adesso tutti parlano di auto elettriche ma Pininfarina e Bolloré hanno anticipato i tempi credendoci già più di un anno fa, a testimonianza che l'innovazione è storicamente nel nostro Dna. Per la B° Dream è la cornice ideale perché mette in mostra l'incessante mutare dei gusti, dei parametri estetici e dei contenuti tecnici. Il punto di forza della nostra auto elettrica è certamente l'autonomia. Ma è anche un'auto curata nello stile, in grado di esprimere sportività e dinamismo al servizio della guidabilità, soluzione ideale per le grandi metropoli, vettura d'elite destinata a fare tendenza".
La vettura è una monovolume compatta a quattro posti e quattro porte, a trasmissione automatica, alimentata dalle batterie elettriche Lythium Metal Polymere, fabbricate negli stabilimenti Bolloré a Quimper e Montreal alle quali è abbinato un dispositivo per lo stoccaggio dell'energia "supercapacity". La batteria può essere ricaricata ad una presa tradizionale e consente un'autonomia di 250 km. Inoltre immagazzina, a parità di peso, cinque volte più energia rispetto ad una batteria tradizionale e si ricarica in poche ore, non richiedendo alcuna manutenzione ed ha una durata di vita di circa 200.000 km. L'alloggiamento della batteria in uno spazio appositamente predisposto, sotto al pianale e fra i due assali, permette anche, grazie al baricentro basso, una tenuta di strada della vettura non comune. La B Zero ha anche uno spirito ecologico poiché non emette alcun gas e nessuna particella fine, mentre le celle solari sul tetto e sul cofano contribuiranno all'alimentazione degli equipaggiamenti elettrici di bordo. (m. r.)
Dream, che rientra nelle iniziative promosse da Torino 2008 World Design Capital, raggruppa 54 esemplari unici e centinaia di reperti tra modelli in scala, schizzi, disegni e progetti allestita a Torino Esposizioni fino al 28 dicembre. Tra gli esemplari scelti per valorizzare la storia della creatività nel car design in Italia, troviamo alcuni dei veicoli Pininfarina più rappresentativi come Ferrari Modulo, Studio Cnr, Ferrari Mythos, Honda Argento Vivo, Metrocubo, Citroen Osée, Nido, Maserati Birdcage 75th, Sintesi. In ogni caso l'attenzione sarà tutta per l'ultima nata della casa, la B Zero, disegnata e progettata da Pininfarina, che prevede di lanciare un programma pilota di vetture, tra fine 2009 e il 2010, e di avviare poi la produzione in serie nei propri stabilimenti italiani.
"Ospitando la B°, che rappresenta uno dei pilastri del futuro della Pininfarina, Dream non poteva farci omaggio più gradito, dopo aver già dedicato l'intera rassegna a mio fratello Andrea, ha dichiarato il presidente del Gruppo, Paolo Pininfarina. Adesso tutti parlano di auto elettriche ma Pininfarina e Bolloré hanno anticipato i tempi credendoci già più di un anno fa, a testimonianza che l'innovazione è storicamente nel nostro Dna. Per la B° Dream è la cornice ideale perché mette in mostra l'incessante mutare dei gusti, dei parametri estetici e dei contenuti tecnici. Il punto di forza della nostra auto elettrica è certamente l'autonomia. Ma è anche un'auto curata nello stile, in grado di esprimere sportività e dinamismo al servizio della guidabilità, soluzione ideale per le grandi metropoli, vettura d'elite destinata a fare tendenza".
La vettura è una monovolume compatta a quattro posti e quattro porte, a trasmissione automatica, alimentata dalle batterie elettriche Lythium Metal Polymere, fabbricate negli stabilimenti Bolloré a Quimper e Montreal alle quali è abbinato un dispositivo per lo stoccaggio dell'energia "supercapacity". La batteria può essere ricaricata ad una presa tradizionale e consente un'autonomia di 250 km. Inoltre immagazzina, a parità di peso, cinque volte più energia rispetto ad una batteria tradizionale e si ricarica in poche ore, non richiedendo alcuna manutenzione ed ha una durata di vita di circa 200.000 km. L'alloggiamento della batteria in uno spazio appositamente predisposto, sotto al pianale e fra i due assali, permette anche, grazie al baricentro basso, una tenuta di strada della vettura non comune. La B Zero ha anche uno spirito ecologico poiché non emette alcun gas e nessuna particella fine, mentre le celle solari sul tetto e sul cofano contribuiranno all'alimentazione degli equipaggiamenti elettrici di bordo. (m. r.)
fonte: http://www.repubblica.it/2008/12/motori/motori-dicembre-2/pininfarina-z/pininfarina-z.html?rss
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