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mercoledì 28 gennaio 2009

Beppe Grillo: Il pd non e' morto. Non è mai nato

Beppe Grillo: "Il pd non è morto. Non è mai nato"

"I cittadini si sono allontanati dalle forme di protesta legale: la costituzione ti offre la possibilità della petizione, delle leggi popolari e dei referendum "alla rovescia" che la metà degli italiani non hanno capito. Queste tre cose non funzionano, noi abbiamo portato le firme per il referendum per togliere i condannati dal parlamento, ma sono ancora lì. 18 persone condannate insieme allo psiconano(Berlusconi, ndr) determinano la legge del paese. Oggi si delinque a norma di legge". Così Beppe Grillo, ai microfoni di Econews.

Sui militari in strada. " Loro mandano i militari, ma non è dovuto ai musulmani o alla protezione, si difendono perché hanno paura della sollevazione popolare che ci sarà. Doveva già esserci, se fossimo stati un popolo più informato e decente".

Sulla sospensione di Apicella e il trasferimento dei magistrati di Salerno: "Noi siamo andati con De Magistris all'Unione Europea a parlare dei fondi europei che spariscono in tre regioni, tra cui la Calabria. Soldi, 9 miliardi di euro, che spariscono e finanziano le mafie. C'è una differenza: Provenzano e Riina sono in galera, hanno arrestato gli autori, non i mandanti, quelli sono in parlamento".

Sul Pd e la questione morale. " Il pd se fosse stato morale avrebbe abbracciato il primo V-Day per cacciare i condannati dal parlamento. Il pd non è morto, non è mai nato".

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