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sabato 21 febbraio 2009

L'importante è vincere senza partecipare (recensione)

L'IMPORTANTE E' VINCERE SENZA PARTECIPARE

scritto e diretto da Lillo

con
Federica Cifola e Paola Minaccioni

Il genio comico di Lillo Petrolo colpisce ancora.
Lasciato a casa il telecomando de La Baita degli Spettri,L'importante è vincere. Sernza partecipare l'inseparabile compagno di Greg affronta, stavolta, le problematiche dell'universo femminile con la solita arguzia e simpatia che lo contraddistingue.
L'importante è vincere senza partecipare è un'originale commedia-gioco nella quale due donne, dalle vite e dai caratteri completamente diversi e convinte che nella vita occorra essere vincenti a tutti i costi, scoprono di avere le stesse difficoltà, le stesse paure e le stesse nevrosi.
Si affidano quindi alle cure della dottoressa Gardin, una psicanalista di grido, che usa una particolare psicoterapia: in una stanza, su una plancia a grandezza naturale, esse stesse, Paola e Federica, saranno le pedine del gioco nella propria esistenza, attraverso il quale, avanzando di casella in casella, tirando i dadi, giungeranno alla casella finale e alla possibilità di consultare "Al", un elaboratore di kubrickiana memoria che svelerà al vincitore, la soluzione di tutti suoi problemi.
Le due donne si confrontano così con loro debolezze e i loro fallimenti e, in un turbinìo di battute irresistibili e situazioni esilaranti, giungeranno a scoprire finalmente che il segreto della vita è… semplicemente vivere.
Testo particolarmente tenero e frizzante, L'importante è vincere senza partecipare, ha il pregio di essere non solo divertente ma anche, sebbene in chiave ironica, piuttosto vicino alla sensibilità femminile e persino quando, inevitabilmente, cade nel luogo comune, lo fa con stile impeccabile ed irresistibile.
Perfette nei loro ruoli le bravissime e spiritose Paola Minaccioni e Federica Cifola attrici di lunga esperienza teatrale cinematografica e televisiva (ricordiamo fra tutte la loro partecipazione a Mai dire Martedì della Gialappa's, a BRA e a Parla con me di Serena Dandini).
La bella scenografia coloratissima e sgargiante di Florenza Marino è una plancia di gioco con caselle, dadi colorati e carte sorpresa, una sorta di surreale, psicoanalitico Monopoli.
I costumi di Alessandro Bentivegna sottolineano la differenza caratteriale delle protagoniste, seria, posata, un po' banale l'una, anticonformista e un po' ragazzina terribile l'altra, stile Cindy Lauper e Madonna anni '80.
La regia dello stesso Lillo è dinamica e briosa con ritmi serrati e coinvolgenti. Peccato per il finale un po' frettoloso, unico neo, per altro trascurabile, dell'intera pièce.
Se avete voglia di passare una serata serena e allegra e di tornare a casa col sorriso sulle labbra non potete perdere quest'occasione: lo psico-gioco del dott. Lillo Petrolo vi aspetta in teatro.
(Ilda Ippoliti)

TEATRO DE' SERVI

Via del Mortaro, 22
www.teatroservi.it

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