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martedì 17 febbraio 2009

Lingua Siciliana, riconoscimento socioculturale della nostra terra

LA LINGUA SICILIANA COME RICONOSCIMENTO SOCIO CULTURALE DELLA NOSTRA TERRA.

"Un popolo diventa servu, quannu ci arrobunu la lingua adottata di Patri. E' persu pi sempri". Le parole di Ignazio Buttitta esprimono meglio di ogni altro il significato dell'interessamento culturale che ha spinto Vincenzo Allegra, Presidente del movimento "I Gattopardi Sicilia" a creare un'iniziativa per il riconoscimento del Siciliano come lingua minoritaria e di promuovere lo studio e la conoscenza del dialetto, utilizzando nelle scuole la legge Regionale 6.5.1981 n. 85: "Provvedimenti intesi a favorire lo studio del dialetto siciliano nelle scuole dell'Isola". Inoltre, il Movimento si farà carico di inoltrare richiesta all'Unione Europea, tramite i deputati eletti in Sicilia fra i vari partiti, per sollecitare ed acquisire il riconoscimento e la dignità della nostra lingua. Conoscere il dialetto e la cultura Siciliana nelle molteplicità delle espressioni, potrà certamente costruire un ponte ideale tra passato, presente e futuro. La necessità è quella di valorizzare il Siciliano, liberarlo dalla condizione di dialetto e di innalzarlo a lingua. Più di cinque milioni di persone, senza contare le grandi comunità Siciliane in america latina, Australia, Canada ed Europa parlano siciliano.

L'obbiettivo del "Movimento I Gattopardi Sicilia" è quello di far riconoscere lo status legale di lingua Siciliana, di creare un rapporto permanente e vivo verso la Sicilianità che valorizzi la musica, l'arte, la letteratura, il folklore e le tradizioni Siciliane nel mondo.

L'idea è quella di valorizzare la nostra identità socio culturale di popolo Siciliano utilizzando finalmente la nostra lingua, patrimonio immateriale fatto di parole, suoni, tradizioni orali che contraddistingue l'appartenenza al luogo delle proprie radici e che, per effetto della globalizzazione multimediale rischia, col trascorrere del tempo, di essere dimenticata.

www.igattopardi.it



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da: allegra_vincenzo@libero.it


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