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lunedì 27 aprile 2009

Adsl e filtri peer to peer: Tele2 continua le violazioni, nuovo procedimento Antitrust a carico della societa' del gruppo Vodafone


Adsl e filtri peer to peer:
Tele2 continua le violazioni, nuovo procedimento Antitrust a carico della societa' del gruppo Vodafone


Firenze, 27 aprile 2009. Il gestore telefonico Tele2 (gruppo Vodafone) ancora non informa adeguatamente la clientela Adsl della limitazione di banda che attua, impedendo connessioni peer to peer (che permettono la condivisione di file audio, video e altro). Il gestore nel dicembre scorso era stato condannato dall'Antitrust (1) per motivi analoghi. L'Autorita' gli impose, oltre al pagamento di una sanzione (minima), una completa e trasparente informazione affinche' il cliente potenziale potesse scegliere con cognizione di causa. Tale previsione e' stata disattesa, da qui il provvedimento dell'Antitrust che ha aperto un nuovo procedimento a carico del gestore (2).
"... Si ritiene, pertanto, che le informazioni riportate sul sito Internet e nelle Condizioni Generali di Contratto della societa', riguardanti l'esistenza di sistemi di filtraggio e il loro utilizzo da parte della societa', non siano efficaci ed idonee a fornire al consumatore medio un'informazione chiara ed esaustiva. Tale considerazione e' ancor piu' grave in riferimento alla sottoscrizione, da parte dei consumatori, di offerte ADSL con tariffa flat che, a fronte di un obbligatorio esborso fisso mensile (il canone flat), non garantiscono di poter usufruire del servizio dati ADSL senza subire, durante la navigazione, rallentamenti e/o blocchi di connessione anche di lunga durata".

In pratica, sul sito di Tele2 sono stati inserite chiarimenti, ma nulla di sostanziale ad avviso dell'Antitrust.
Non c'e' da stupirsi: a fronte di violazioni durate anni, la sanzione comminata nel dicembre scorso dall'Antitrust a Tele2-Vodafone e' stata di soli 90 mila euro, rispetto ad una sanzione massima possibile di mezzo milione di euro. In questo nuovo procedimento il rischio e' ancora molto limitato. Scrive l'Antitrust:
"… Ricorrono, in conclusione, i presupposti per l'avvio del procedimento previsto dall'art. 27, comma 12, del Codice del Consumo, volto all'irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 150.000 euro".
E' evidente che cifre cosi' piccole non dissuadono: si ha piu' convenienza a pagare piccole multe e non rispettare le regole, catturando clienti col raggiro. Ed e' quello che ha fatto Tele2-Vodafone.

Domenico Murrone, Aduc Tlc – www.aduc.it/dyn/tlc

(1) http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=247421
(2) http://www.agcm.it/agcm_ita/BOLL/BOLLETT.NSF/0ef77801432afc41c1256a6f004d522a/dd7a009589592339c12575a50036deb5?OpenDocument


1 commento:

  1. Mi pare chiaro che le Associazioni per la tutela del consumatore NON riescano (ne siano interessate ...) ad informare il pubblico: di Tele2 ho sentito/visto molta pubblicita', ma nessun avvertimento circa il filtro al Peer-to-Peer: se fosse "pubblicizzato" questo, gli abbonamenti a Tele2 andrebbero a picco!! Purtroppo temo che le associazioni dei Consumatori stesse abbiano solo interesse a lucrare sulle multe comminate ai truffatori (con le quali si finanziano, per la Legge italiana), ma NON ad evitare che il pubblico sia truffato. O no??

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