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domenica 26 aprile 2009

LA NOTEVOLE DIFFUSIONE DELL'ALCOL TRA I GIOVANI.

 

"GIOVANI ALCOLIZZATI"? L'ITALIA È AL PRIMO POSTO NELLA CLASSIFICA MONDIALE. ALLARME DAL MINISTERO DELLA SALUTE



di LOPREIATO ANTONELLA


Esiste un altro male comune: l'alcol. Minorenni sempre più giovani fanno uso di mix alcolici e cocktail per rimanere all'interno di un gruppo e conformarsi con esso si lasciano andare ad alcol abusandone magari insieme a sostanze stupefacenti come la droga o pasticche e poi finiscono in coma. Il coma etilico comporta l'insorgenza di numerosi problemi celebrali e induce ad un rischio gravissimo di morte e si sa che il coma è come la morte, quasi certa ma se si mischiano sostanze allora la morte è garantita. Perché arrivare a questo? I minorenni non si rendono conto che la vita è importante e bisogna essere consapevoli dei rischi che si corrono. Bisogna dialogare riconoscendo i pericoli della propria vita.

Ragazzi sempre più giovani finiscono nell'abisso dell'alcol per conformarsi con i ragazzi di oggi che vogliono sentirsi liberi e stordirsi. Attratti dallo sballo, dalla voglia di sentirsi emancipati e dimenticare ci si ubriaca perché questa purtroppo è la realtà di oggi. Aumentano il consumo dell'alcol e di sostanze stupefacenti ed è allarme soprattutto nei locali. Si esce per divertirsi e per farlo si deve per forza bere fino ad ubriacarsi "altrimenti che gusto c'è?" Questo è ciò che i giovani pensano. Non ci si rende conto che si finisce per essere alcolizzati e che il fegato e la salute ne subiscono le conseguenze. Questa è la strada verso la dipendenza da alcol. Secondo i dati Istat "si inizia a bere a 11 anni, contro la media europea di 13". Il resto è spiegato nell'ultima indagine Istat. Dal 1998 al 2007 il consumo di alcol fuori pasto tra i 14 e i 17 anni è passato dal 12,6 al 20,5 per cento: con le ragazze salite dal 9,7 al 17,9 e i maschi dal 15,2 al 22,7". Purtroppo i dati aumentano nel 2009. Si teme per la salute dei giovani. Le donne aumentano sempre più e gli uomini in egual misura ma entrambi non hanno limiti né rispetto per la propria salute. Il benessere lo trovano nell'alcol perché per i giovani questo è il divertimento perciò chi vorrebbe farne a meno si deve adattare bevendo per essere conformi al gruppo, per non sentirsi sfigati e al contrario per sentirsi forti e capaci in tutto. Ancora, secondo i dati Istat il 7 per cento tra i 14 e i 17 anni ammette di bere alcolici almeno una volta la settimana. Sono molto di più quelli che lo negano. Si giustificano affermando: "tanto bevo giusto il fine settimana, che male può farmi?" Invece questa è la strada che porta alla dipendenza.. L'organizzazione mondiale per la sanità (OMS) ha chiaramente affermato che al di sotto dei sedici anni il sistema nervoso centrale non è in grado di metabolizzare l'alcol poiché queste sostanze sono tossiche e cancerogene perciò c'è allarmismo. Si teme ancora di più per il futuro degli adolescenti quando si guardano i dati che confermano al primo posto gli italiani nella classifica mondiale di giovani alcolizzati. E' preoccupato il Ministero della Salute che da l'allarme e predispone determinati orari nei locali a forte tendenza per le distrazioni come le discoteche e i pub. Fa ancora scalpore sentire che giovanissimi entrano in questo mondo e col tempo durante la fase della loro crescita, divengono dipendenti distruggendo il sistema nervoso centrale e il fegato.

L'Istat specifica che le bevande più diffuse nella fascia 11-17 anni sono birra (18,6 per cento), aperitivi (15,2), vino (11,7), amari (6,2) e superalcolici (7,7).

Ci sono molti modi per divertirsi. Un bicchiere al giorno di vino non fa male anzi serve alla circolazione sanguigna ma abusarne è un male per il nostro cervello e il nostro fegato. Non solo vino ma anche liquori e birra portano a farsi solo del male. Crescere con intelligenza! Divertirsi amando la propria salute, rispettando se stessi. L'alcol porta solo problemi non divertimento.



 
 
Raffaele Pirozzi direttore giornaleonline"www.notiziesindacali.com"

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