L'Italia e' ancora indietro nel recupero degli elettrodomestici dato che vengono riciclati solo due chilogrammi per abitante contro una media europea di sette chilogrammi. E' quanto emerge dal 1° rapporto di sostenibilita' ambientale di Ecodom, il consorzio italiano per il riciclo dei grandi elettrodomestici del bianco, costituito dai principali produttori del settore.
Nel 2008 sono state trattate 30.500 tonnellate di frigoriferi, condizionatori, forni, lavastoviglie e lavatrici. In questo modo sono state ottenute 20.193 tonnellate di ferro, 827 di alluminio, 449 di rame e 2.933 di plastica, una quantita' di materiale pari a due Torri Eiffel, un tracciato dell'Alta Velocita' da Milano a Piacenza, tutta la plastica presente in 28mila automobili e tutto l'alluminio consumato in un anno a Roma, con un risparmio di CO2 di 477mila tonnellate.
Lo studio fotografa anche la realta' geografica del recupero di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee): guidano la classifica delle regioni piu' sensibili al problema la Lombardia (21%) e il Piemonte (15%), mentre l'intero nord Italia raggiunge il 65%. Nel centro-sud le piu' attive sono la Toscana con 2200 tonnellate e la Sardegna con 1500.
I ricavi di Ecodom, che ammontano a 47,9 milioni di euro, derivano dall'eco-contributo Raee, una somma inclusa nel prezzo degli elettrodomestici che serve a finanziare il sistema di gestione dei rifiuti.
Nessun commento:
Posta un commento