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martedì 28 luglio 2009

Vacanze alle Isole Eolie: sospesi tra mito e realtà

Le Eolie: una catena di montagne sommerse, di vulcani sommersi... da cui emergono vittoriose sette vette più alte, più forti, sette isole.. Ogni isola con i suoi colori, i suoi profumi, la sua gente, le sensazioni, le emozioni, la sua vita. Ogni isola un mondo a sé.

Le Isole Eolie, dette anche Isole Lipari, sono un arcipelago di origine vulcanica situato nel Mar Tirreno, a nord della costa siciliana, in provincia di Messina. L'arcipelago è costituito da sette isole vere e proprie, cui si aggiungono isolotti e scogli affioranti dal mare. Quando non è presente foschia e la visibilità è buona, le isole sono visibili da gran parte della costa tirrenica della Sicilia.

Alicudi, Filicudi, Lipari, Panarea, con gli isolotti basaltici di Basiluzzo, Dattilo e Lisca Bianca, Salina, Stromboli, con il vicino scoglio di Strombolicchio, Vulcano: le sette perle del Tirreno Meridionale, le isole del fuoco e del vento, fiore all'occhiello delle vostre vacanze Sicilia.

Chi c'è stato dice che sbarcando alle isole Eolie si avvertono strane sensazioni, si è come investiti dal loro violento fascino, catturati dalla misteriosa energia che da esse si sprigiona. Si sentono riaffiorare le antiche vicende che le popolazioni vi hanno vissuto: cataclismi, eruzioni, invasioni, tutto ciò ha lasciato e continua a lasciare il segno nei luoghi e nelle persone che ci vivono.

Tutta la Sicilia respira di millenni di storia, spesso intrecciati col mito, ma alle Eolie, avvolte dal fascino e circondate da suggestioni e mistero, è facile confondere la leggenda con la realtà. Le leggende che vi girano attorno, a metà fra tradizione popolare e realtà storica, si tramandano ancora oggi.

Già il nome tradisce la loro genesi mitica. L'Odissea di Omero ci narra che le isole furono la dimora del dio dei venti, Eolo, che, insieme ai suoi dodici figli, abitava precisamente nell'isola di Stromboli. Ebbe da Zeus il compito di controllare i venti che, dopo aver provocato grossi danni tra i quali il distaccamento della Sicilia del continente, dovevano essere tenuti sotto controllo. Eolo li dirigeva e li liberava custodendoli nelle caverne dentro delle otri di cuoio. Si narra che quando Ulisse, reduce dalla guerra di Troia, approdò alle isole Eolie, Eolo lo ospitò e, comosso dal racconto dell'eroe greco, gli fece dono dell'otre dentro la quale erano rinchiusi i venti contrari alla navigazione. Durante il viaggio Ulisse fece soffiare solo il dolce Zefiro ma, mentre l'eroe dormiva, i compagni di navigazione, credendo che l'otre regalatagli da Eolo fosse piena di tesori, l'aprirono liberando i venti e scatenando una terribile tempesta che fece ritornare la nave verso le Eolie. Di fronte a questo avvenimento Eolo, credendo che Ulisse fosse perseguitato dagli dei, si rifiutò di aiutarlo e lo allontanò dalle isole.

Numerose sono le grotte in queste isole. Tra le più famose, la Grotta del Bacio: si dice che gli innamorati che si scambino un bacio al suo interno abbiano garanzia di amore eterno. Nei pressi della Grotta del Cavallo si trova invece la Piscina di Venere: raggiungibile solo via mare, si dice che la dea vi si tuffò per riconquistare la verginità perduta, ma, molto probabilmente, il nome gli è stato attribuito proprio per la bellezza e la purezza delle sue acque. Si tratta infatti di un anfiteatro naturale circondato da rocce di basalto e di tufo in cui le acque del mare assumono indescrivibili tinte turchesi e cristalline.

Gli stessi vulcani sono stati teatro di parecchie leggende. I Greci raccontavano che Vulcano fosse la dimora del dio Efesto, e si narra che gli assassini fossero gettati dentro le bocche dei vulcani attivi in modo da spedirli direttamente nelle bocche dell'inferno. Famosa la leggenda raccontata da san Gregorio Magno al quale un eremita confessò di aver visto, il giorno stesso della morte del re Teodorico, l'anima dello stesso gettata in un vulcano da papa Giovanni e Simmaco, due persone che egli aveva fatto uccidere. Nella zona di Vulcanello ci si imbatte nella cosiddetta Valle dei Mostri: su un fondo di sabbia nera finissima le rocce vulcaniche, a testimonianza delle copiose eruzioni del passato e modellate dall'erosione degli agenti atmosferici, hanno preso forme grottesche e paurose in cui è possibile riconoscere belve feroci, mostri e figure inquietanti.

Una figura importante nella storia delle Isole è quella di San Calogero che, giunto per mettere in fuga i demoni annidati nell'isola, fece sgorgare miracolosamente dalle sorgenti delle acque salutari per recare sollievo ai malati e ai sofferenti.

Anche il mare ha i propri segreti. Tuttora si narra dell'amore di una giovane e di un bellissimo cavaliere strappati alla vita in drammatiche circostanze. Nelle notti di luna piena, il corpo della ragazza riemerge dalle acque piangendo il proprio amato perduto.

2 commenti:

  1. Potresti citare tra virgolette i testi che ti sono piaciuti trovati qua e là anzichè cercare di camuffarli facendoli tuoi.....saluti, Giansanto

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  2. Gentile Roberta Spiga,

    non apprezziamo molto le vostre tecniche di web marketing, in cui si camuffa una news infarcendola di link commerciali.

    Tanto meno se la notizia pubblicata è frutto di un riprovevole taglia e incolla di testi di altri.

    Ti preghiamo di attenerti a regole improntante ad una maggiore serietà informativa.

    In caso contrario saremo costretti a sospendere l'accredito stampa.

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