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giovedì 27 agosto 2009

Napoli perde la 'Nzegna festa popolare

 

    Riportata in auge l'anno scorso, dopo oltre mezzo secolo dal regista Pasquale della Monaco (nella foto), la 'Nzegna, una delle feste più sentite e tradizionali del popolo napoletano, quest'anno probabilmente non sarà ripetuta. Nonostante le promesse e la disponibilità di alcuni responsabili del settore turismo, a pochi giorni dalla data dell'evento, prevista come per le passate edizioni per fine agosto inizio settembre, il promotore dell'evento non ha avuto riscontro al programma presentato in tempo utile.

   "L'anno scorso – dichiara il regista – mi sono indebitato per far fronte alle spese per l'affitto della carrozza "reale", dei costumi d'epoca, degli attori di Vulcanometropolitano che hanno animato il corteo, preceduto dal Pazzariello e dalla banda dei bersaglieri, partito dalle Rampe di Pizzofalcone attraverso il Pallonetto di Santa Lucia, giunto in Piazza Plebiscito dove è stato accolto da un folto pubblico e dai turisti incuriositi che scattavano fotografie e riprendevano le scene della sfilata con videocamere".

     "Ho creduto in questo evento – continua amareggiato Della Monaco, animatore di molte iniziative e strenuo difensore del fiabesco castello di Lamont Young, semidistrutto da un incendio e in attesa da anni di un recupero – la gente ha partecipato con favore al ritorno di un'antica tradizione, accodandosi al corteo con canti e suoni. Speravo che la 'Nzegna, visto il risalto dato dai giornali e dalle televisioni, come la Piedigrotta rientrasse fra i cento e più eventi preannunciati dal Comune. Purtroppo i tempi stringono, se non arrivano segnali di disponibilità, sarò costretto a rinunciare allo spettacolo che quest'anno prevede anche un concorso fotografico per il balcone più bello del Pallonetto al passaggio della Nzegna e un omaggio a Richard Wagner e Luchino Visconti".  

      L'avvenimento, rievoca una delle più belle leggende popolari. Nel porticciolo di Santa Lucia fu trovata una cassa avvolta da pesanti catene; spezzato il ferro ecco venir fuori un quadro della Vergine che il popolo osannante evocò come Madonna della Catena. Da allora ogni anno si festeggiava la ricorrenza. Fino al 1860 i Borboni parteciparono a tali solennità, poi i luciani continuarono con la tradizione di un corteo rappresentativo della corte.

     La festa era accolta benevolmente dai regnanti. Prima di partire per le ferie estive Re Ferdinando di Borbone e la regina delle due Sicilie si recavano in carrozza a salutare i fedeli sudditi di Santa Lucia. Il rito con le comparse si svolgeva il 10 agosto e 'Nzegna, significa insegnamento al nuoto. Una tradizione durata fino al 1953, quando fu interrotta sembra per l'intervento dei sacerdoti della chiesa di Santa Maria della Catena. Un ragazzo gettato in mare rischiò la vita. Le cronache narrano che ad un certo momento quattro o cinque persone si staccavano dalla folla, individuavano uno, scelto con ogni evidenza per l'espressione particolarmente mite e remissiva, l'afferravano, lo trascinavano verso la riva del mare e lo lanciavano, incuranti delle sue implorazioni.

    "No, no, per carità, no. Io non so nuotare! " urlava il malcapitato – ricorda lo scrittore Vittorio Paliotti - "Bè, è l'occasione per imparare" fu la prevedibile risposta di quei forsennati, mentre la folla applaudiva. L'uomo, gettato di peso, fini tra le onde. Ma anziché compiere, guidato dall'istinto, quei movimenti che l'avrebbero dovuto portare ad una forma di nuoto, prese ad annaspare e ad ingoiare acqua.

   "E' tutto un gioco, quello sta fingendo per dare spettacolo. Vedrete che mò si riprende" pontificò un vecchio.

   Altro che riprendersi: l'involontario bagnante continuava a fare movimenti sconnessi. A questo punto due scugnizzi, come del resto il copione prevedeva, si lanciarono in mare e lo riportarono a riva. "

      Il turismo langue, per i prossimi giorni sono previsti tavoli di lavoro tra albergatori, commercianti e istituzioni per risollevarne le sorti. C'è chi ripropone l'apertura di casinò e chi lamenta la mancanza di eventi di sicuro richiamo. La 'Nzegna potrebbe consentire un viaggio a ritroso nel tempo e rientrare a pieno titolo nel carnet del turista come nei secoli scorsi, quando i viaggiatori di tutto il mondo apprezzavano il folklore napoletano.

      Fabio Chiosi, presidente della I Municipalità, presente alla prima rappresentazione dichiarò:  "Pasquale della Monaco, è riuscito a riportare in auge una festa abbandonata da oltre cinquant'anni. Lavoreremo perché l'anno prossimo la manifestazione abbia una risonanza ancora maggiore di questa prima riedizione".

 

mario carillo - napoli-news.net - Il Roma

   

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