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domenica 1 novembre 2009
Manfria(Gela),Cittadini dimenticati dall’amministrazione comunale costretti a pulire autonomamente la propria strada di residenza.
Tra randagismo sfrenato e disservizi di ogni genere continua la precaria vita di ogni giorno degli abitanti di Manfria, da anni lasciati al loro destino ed oggetto da sempre di una negazione
continua dei semplici diritti umani, rappresentati dalla pulizia delle strade e dalla mancanza dei servizi di base per la vita di tutti i giorni. A Manfria infatti esistono solo doveri come Ici e Tarsu mentre i diritti sono solo una chimera. Una condizione di disagio che ha portato il comitato permanente per lo sviluppo di Manfria a prendere posizione in maniera civile attraverso una rappresentazione volontaria di senso civico e di civiltà nei confronti della locale amministrazione comunale che non ha mai risposto alle molteplici richieste del comitato in relazione al randagismo ed alla pulizia delle strade della frazione oltre che per la problematica dei trasporti urbani. Quattro i cittadini che si sono posti in primo piano per compiere il delicato lavoro di pulizia della via santa maria degli angeli tra questi ,Maurizio Cirignotta ,Maurizio Rinella e Marco Crescimone che a discapito di una domenica di libertà e di riposo si sono dati appuntamento il 1 novembre 2009 all'ingresso della stessa via e rimboccandosi le maniche hanno affrontato in maniera autonoma con badili e rastrelli il grave degrado urbano. Canneti ed erbacce, infatti, fuori dal comune hanno provocato nel tempo il restringimento della stessa carreggiata e della visibilità a discapito della sicurezza dei cittadini e della normale viabilità. La stessa strada inoltre è in parte franata dopo le ultime piogge senza che nessuno si sia mai accorto di nulla o abbia preso provvedimenti. Riguardo la problematica randagismo che attanaglia adulti e bambini oggetto di attacchi continui da parte del branco dopo l'esposto fatto dal comitato alla procura del febbraio 2009 ancora oggi non si è risolto il problema e si profila il sospetto che le stesse istituzioni preposte facciano lo gnorri aspettando il morto e mentre alcuni membri delle associazioni animaliste alimentano l'accorrere di altri cani randagi ,attraverso il posizionamento di ciotole ricolme di cibo ovunque,tutti stanno a guardare.
Maurizio Cirignotta
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