In questi ultimi anni l'uso non sempre appropriato degli antibiotici nelle polmoniti ha portato ad un preoccupante aumento dei batteri resistenti a uno o più di questi farmaci. Questo, nonostante i progressi in campo terapeutico, ha contribuito al persistere della malattia, che ogni anno in Europa colpisce da 4,7 a 11,6 persone ogni mille abitanti, vale a dire circa tre milioni di persone. A seconda della causa, esistono varie forme di polmonite da diagnosticare: quella batterica, quella virale e le polmoniti da altri agenti eziologici.
La prevenzione della polmonite passa quindi attraverso un corretto riconoscimento dei sintomi e una diagnosi della polmonite ospedaliera che attraverso test specifici riduca i tempi di diagnosi perché la malattia non si sviluppi e venga quindi quanto prima debellata e assolutamente non confusa con quella che può essere un'influenza stagionale.
Eurospital grazie alla sua esperienza in campo diagnostica ha sviluppato il kit EuSepScreen, disegnato per ottenere la più alta sensibilità e specificità nella determinazione della maggior parte delle malattie batteriche invasive (meningiti, sepsi, diagnosi polmoniti, ecc.) sia del bambino che dell'adulto utilizzando direttamente campioni biologici quali sangue, liquor, liquido pleurico, liquido sinoviale o qualunque altro liquido o materiale biologico umano normalmente sterile.
Nel kit EuSepScreen, indicato per pazienti quali bambini e adulti, la scelta dei batteri inclusi è stata formulata a partire dall'attuale quadro epidemiologico italiano, in modo che venissero inclusi i germi causa di circa il 90% delle meningiti/sepsi che si verificano in pazienti di queste età .
Il sistema di rilevamento è capace di individuare inequivocabilmente il germe verso il quale è diretto e tale da non provocare alcuna cross-reazione con altri germi o con DNA umano.
L'inserimento dell'Adenovirus risponde ad una specifica necessità clinica di diagnostica differenziale: è ben noto infatti che l'Adenovirus è in grado, sia da un punto di vista clinico che da un punto di vista laboratoristico, di mimare una situazione settica , con febbre persistente elevata, marcata leucocitosi neutrofila, ed elevati indici di flogosi.
I risultati ottenuti con questo metodo hanno permesso di dimostrare una specificità del 100% (nessun risultato falso positivo) sia quando utilizzati a partire da liquor che quando utilizzati a partire da sangue intero o altri liquidi biologici umani.
La sensibilità del metodo nei confronti del metodo colturale è apparsa doppia (sensibilità del 200%) nel caso delle meningiti e, per quanto riguarda lo pneumococco, circa 10 volte più elevata (sensibilità del 1000%) nelle polmoniti garantendo un'assoluta garanzia per la diagnosi delle polmoniti.
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