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lunedì 28 dicembre 2009

Gela:Vincoli Sic e Zps nascondono discariche industriali


Ancora una volta,Gela,grosso centro industriale della Sicilia, è, in primo piano nel processo di degrado ambientale del suo territorio nei mesi scorsi infatti alcuni cittadini hanno scoperto delle pericolose discariche a cielo aperto. Il sospetto che sia la stessa politica ad avere nascosto per circa venti anni tale scempio con un atto di vero connubio con l’industria permettendo nel tempo e sotto l’egidia dei vincoli ambientali SIC e ZPS di creare vere e proprie discariche di materiali industriali chimici pericolosi in questo territorio. Le discariche dislocate in più punti sono pienamente accessibili a tutti e contengono catrame , amianto e forse anche materiali radioattivi che nel tempo hanno inquinato le falde profonde determinando in alcuni casi l’inquinamento dello stesso ciclo biologico con il fondato sospetto che tumori, arsenico nel sangue e malformazioni a Gela non sono certo piovuti dal cielo. Alcune di queste aree protette dai vincoli ambientali e faunistici inoltre sono state coperte da circa un metro di terra, ma nel tempo non hanno potuto nascondere la loro realtà che oggi riaffiora con materiali catramosi e liquidi misconosciuti. Sembra di essere sotto i riflettori di un film a filone mafioso,dove attraverso fiumi di denaro si sono potuti acquisire diritti impossibili a discapito dello stesso territorio e dell’ambiente. Chi abbia goduto di tutto questo per chiudere un’occhio forse due sulla questione questo sembra essere plausibile ma certamente non dichiarabile visto che si và a cozzare con la stessa politica che negli anni ha governato la città. Ma ad allarmare i cittadini ora costituitisi in comitato spontaneo è la piena condizione di mancato controllo, specie per quanto riguarda la problematica faunistica, da parte della (LIPU) unico ente di salvaguardia della fauna selvatica della zona che secondo il comitato spontaneo deve essere rimossa nel suo incarico di controllo . Della grave situazione ambientale sono stati informati il Ministero dell’Ambiente, La Procura della Repubblica di Palermo e di Gela oltre che il competente ufficio Europeo. Previsto inoltre per giorno 5 pomeriggio e 6 Gennaio 2010 un sit-in di protesta di varie associazioni e comitati spontanei della città presso i locali identificati Nord2 dell’A.S.I. di Gela.
M.C.

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