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mercoledì 13 gennaio 2010

Gela: Il Crocefisso dei Miracoli


Tra mistero e Religione ,Gela, si raccoglie attorno al Crocifisso Nero della chiesa del Carmine. Una storia centenaria che si nasconde dietro ad una reliquia che trova le sue origini nel 1500, quando alcuni marinai dell’allora Terranova comandati dal commerciante Don Antonio Tusa trovarono presso una famiglia Greca il miracoloso crocifisso .La famiglia che lo custodiva era Ebrea ma la moglie lo aveva da sempre nascosto al marito onde evitare eventuali ritorsioni religiose contro lo stesso crocifisso, che però nel suo silenzio gli aveva profuso molteplici grazie. I commercianti furono subito illuminati dalla bellezza del Crocifisso e ne chiesero al marito la vendita, avendo di tutta risposta che lo stesso sarebbe stato venduto in rapporto al suo peso. Tanto peso e tanti denari ed il crocifisso sarebbe stato dei commercianti Terranovesi !!. Ma il miracolo era lì per avvenire infatti solo pochi denari fecero controbilanciare il peso,permettendo così ai commercianti di portare il crocefisso a Terranova di Sicilia . Arrivato nei luoghi di Sicilia il Crocefisso continua la sua storia fantastica e nell’anno domini 1602,quando una grande siccità aveva colpito la Città, alla fine della processione del 19 marzo cominciò a trasudare gocce di sudore provocando le grandi amorevoli cure e credenze dei cittadini. Le autorità vollero però essere scettiche ed ordinarono così il sequestro del crocifisso che venne posto nella sacrestia della chiesa del Carmine e chiuso con un chiavistello per rispondere così alle malelingue. All’apertura della sacrestia la grande sorpresa caratterizzata dal visibile sanguinamento dell’effigie che da quel giorno fù posta ne sagrato centrale della chiesa del Carmine dove ancora oggi si trova. I miracoli si susseguirono imperterriti e da quanto risulta dalle varie testimonianze sono stati mirati alla guarigione fisica e spirituale dei malati . La ricorrenza del Crocifisso si celebra a Gela l’11 di Gennaio ed è uso comune da parte di tutta la cittadinanza onorare il simulacro con preghiere e messe che si svolgono lungo l’arco di tutta la giornata , inoltre dopo la trasudazione del 1602 il Crocefisso viene ogni anno denudato di tutta la bambagia che viene posta al suo contatto per accogliere eventuali trasudazioni. Il ricambio del cotone è reso appannaggio di tutti i fedeli che assieme all’effigie del crocefisso rappresenta la molteplice fonte di contatto con l’effigie miracolosa.
Maurizio Cirignotta

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