Pagine

domenica 28 febbraio 2010

BERLUSCONI INVITA TIM BURTON ALLA CASA BIANCA

IN OCCASIONE DELL'IMMINENTE PRESENTAZIONE DEL FILM 'ALICE', SILVIO BERLUSCONI HA INVITATO TIM BURTON ALLA CASA BIANCA. Questa e’ la notizia, punto. Ma ??????!!!!!!! L’informazione, uscita,forse, su un blog americano e', beh, si, un po' strana: Si intende dire 'Barack Obama invita...' o 'Berlusconi lo invita ad Arcore'? NO. Il fatto (non Quotidiano) e' che il primo premier 'rockstar' del mondo,che sul comodino conserva il libro di ricordi di Isa Bowman,la Vera Alice nel Paese delle Meraviglie, si e' svegliato una mattina e, uscito nel giardino ha visto un grande Coniglio Bianco..., ecco questo pero’ lo ha gia' raccontato meglio, forse, Lewis Carroll..

Insomma, si, E' VERO CHE BERLUSCONI VUOLE INVITARE TIM BURTON, che c'e' di strano? Presto sara' confermato, O NEGATO, ufficialmente. Il resto e’ gossip. Ovvero la notizia, come si sa, non c’e’ o non serve. Ma immaginiamo cosa accadrebbe se fosse tutto confermato e quindi, COME DICE L’ECO DI UN TEMPO, ‘davvero vero’. L’opposizione, sia di sinistra che, ebbene si, di destra, coglierebbe l’occasione per ricordare che nel film di Burton, Alice e' cresciuta, non e' piu' la bambina per la quale Carroll scrisse il suo capolavoro, no, ha almeno 16 anni. Insomma il messaggio politico e' che non si deve capire niente del film e neppure di Berlusconi; per questo si continuano a perdere, non come dice Bonaiuti elezioni, che non importano piu’ a nessuno, ma OCCASIONI; e nessuno legge piu’ l’Eco di un tempo.

La gente ama il premier perche’ ‘non e’ un premier’; perche’ mentre parla del ‘fare’ colma di illusioni inutilmente gioiose uomini, donne e bambini; perche’ e’ divertente, scherza persino con se stesso, solleva dalla mesta quotidianeita’ noiosa dei Bersani e dei Di Pietro, facce tristi e irate con tutti che usano i dati per ''dirci la verita’'': Come se il ‘nonsense’ di Carroll non fosse mai esistito. L’Eco di un tempo accusa gli italiani di essere ‘’il problema’’ perche’ votano Berlusconi. E cio’ che dice e’ ‘un nonsense’ carrolliano, solo che non lo sa, e’ troppo preso dalla serieta’ dell’allocuzione. Quella che secondo Ludwig Binswanger, il celebre psico-psichiatra svizzero, e’ all’origine di tutte le malattie ‘vere’ o non vere che siano. ''La malattia mentale e’ l’immagine della riduzione della ripetitivita’ quotidiana a riflesso della nevrosi'' diceva, ovvero, per semplificare, 'gli slogan non solo non servono ma fanno anche male'. E per ‘slogan’, una parola che pero' non gli appartiene, Binswanger, con tutto il movimento della ‘psichiatria fenomenologica’, intende la stupidita’ imposta al malato e alla societa’. E Berlusconi, lui solo, sta imparando che… (il resto alla prossima puntata, se ci sara’!)

Nessun commento:

Posta un commento