Caratteristiche del vino Barolo

Il Barolo è un grande vino della tradizione piemontese e rientra a pieno merito all'interno della rosa dei dei migliori vini italiani.
La zona di produzione è quella della provincia di Cuneo e nello specifico quella dei comuni di Cherasco, Diano d'Alba, Grinzane Cavour, Monforte d'Alba, Novello, Roddi, Verduno e La Morra.
Il nome di questo vino trae origine da quello della famiglia che iniziò a coltivarlo per prima: i Falletti infatti erano i marchesi di Barolo.
L'uva utilizzata per la produzione di questo vino è quella derivante dal vitigno del Nebbiolo, incluse le varietà Lampia, Rosè e Michet.
Questo tipo di uva diventa matura più tardi rispetto al consueto: è infatti normalmente pronta verso la fine di ottobre, ma è eccezionalmente possibile vendemmiare all'inizio del mese nei casi di annate particolarmente calde ed asciutte.
Non è stato stabilito quanto possa invecchiare, ma in linea di massima si tratta di un vino da invecchiamento che può tranquillamente superare i quindici anni. La sua longevità è comunque legata a diversi fattori che la possono condizionare, come ad esempio l'umidità, l'annata, il cru, la temperatura della cantina ed il buio.
Il periodo di affinamento minimo è di tre anni, due dei quali devono trascorrere all'interno di botti di rovere. Se l'affinamento raggiunge i cinque anni, il vino ha il diritto di fregiarsi del nome di Riserva.
I grappoli hanno un particolare colore blu tendente al grigio, con forma allungata, mentre il colore del vino che viene prodotto è il rosso granato con riflessi aranciati ed il profumo è persistente ed intenso, estremamente complesso ed articolato.
Le note olfattive variano a seconda del gradi di invecchiamento, andando dagli aromi fruttati e floreali di viola e vaniglia per finire su note speziate.
Il Barolo si dimostra essere un vino di grande personalità, con un gusto intenso in cui acidità, sali e tannini trovano un giusto equilibrio con alcoli e polialcoli.
Il miglior impiego di questo grande rosso è l'abbinamento con la cacciagione e la selvaggina, con brasati e arrosti di carne rossa.
E' inoltre molto indicato per accompagnare i formaggi stagionati e quelli a pasta dura, nonché le pietanze tartufate. Tipici esempi sono il Bra duro, il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano ed il Castelmagno Erborinato
Si può anche degustare a fine pasto, insieme alla pasticceria secca, ma può trovare una giusta collocazione anche tra i grandi vini da meditazione.
Si consiglia di servirlo ad una temperatura di circa 18°C.
E' possibile acquistare bottiglie di Barolo di grande qualità presso le migliori enoteche.







Dott.ssa Chiara Bardini - Responsabile Comunicazione Everywine.biz

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