Prima un ventenne della provincia di Cremona, quindi a breve distanza di tempo anche la madre. Sono queste le due ultime vittime accertate di meningite in Lombardia, cui va ad aggiungersi un altro, fatale caso verificatosi ad Ancona, una giovane infermiera presso il nosocomio del capoluogo marchigiano. Intanto è scoppiato il panico fra amici e conoscenti delle vittime, che sono stati invitati ad effettuare tutti gli accertamenti del caso presso gli ospedali di riferimento, mentre il 118 è preso d'assalto per le numerose richieste di informazioni sulla malattia e la sua diagnosi. A destare timori è soprattutto la difficoltà di fare una precoce diagnosi di meningite e riconoscere velocemente i sintomi di questa patologia, laddove invece il fattore tempo gioca un ruolo determinante per la pronta e rapida guarigione del paziente. Buone notizie però arrivano sul fronte della diagnosi della meningite. La società Eurospital di Trieste, attiva con le sue tre divisioni nel settore dignostico, ospedaliero e farmaceutico, sta distribuendo negli ospedali italiani un nuovo rivoluzionario test rapido in grado di individuare la meningite in sole due ore contro le 24 ore – ma anche i 7 giorni – richiesti dai metodi colturali utilizzati finora. Il nuovo test rapido della meningite, permette di procedere in modo più tempestivo e mirato sia nella cura dei pazienti colpiti che nella profilassi dei possibili contagiati.
Oltre al meningococco, responsabile della meningite, il test rapido individua la presenza di altri batteri particolarmente pericolosi per l'uomo come lo pneumococco – causa di varie patologie come la polmonite - e l'Haemophilus influenzae (HI), che porta all'uomo gravi infezioni delle vie aeree superiori e inferiori.
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