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mercoledì 3 marzo 2010

A Faenza gli studenti vanno a scuola di energia

Anche in questo 2010 si rinnova l’appuntamento “A scuola di Energia”, promosso dalla Caroli Giovanni ESCo - ora parte del gruppo Siram operante nel settore del Servizio Energia alle residenze condominiali private con riscaldamento centralizzato - in collaborazione con il Rotary Club Faenza, da sempre attento alla formazione dei giovani ed ai temi dell’energia e dell’ambiente.

L’iniziativa, in programma Lunedì 8 Marzo al cinema Sarti di Faenza dalle ore 9.45 alle 12.45, è rivolta a circa 300 fra studenti e professori in rappresentanza di 4 scuole manfrede: Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri “A. Oriani”, Liceo Scientifico “E. Torricelli”, Istituto Tecnico Industriale “L. Bucci”, Scuole “Sant’Umiltà.

Nel corso della mattinata verranno trattati i temi legati ai problemi socio-ambientali determinati dalla dipendenza energetica dalle fonti fossili e dall’uso, talvolta inappropriato, delle risorse disponibili. Si parlerà inevitabilmente di efficienza energetica, quale primaria attività di risparmio, di nuove tecnologie che permettono tali efficienze e di fonti rinnovabili che nel medio periodo costituiranno un discreto contributo al fabbisogno mondiale.

Interviene all’incontro il Professor Vincenzo Balzani del dipartimento di Chimica dell’Università di Bologna che, oltre ad essere un insigne studioso dell’utilizzo dell’energia solare, è autore di testi e docente in numerose università, fra le quali quella di Pechino.

Perché parlare di energia a scuola
Il paradigma energetico basato sul petrolio è al capolinea. Da una parte, i consumi degli ultimi secoli hanno prodotto una situazione di esautoramento delle risorse prossimo al picco. Dall'altra, ancora, la precarietà geopolitica delle maggiori aree produttrici di petrolio non assicura più alcuna stabilità per il prossimo futuro. Infine, le emissioni da idrocarburi creano danni ambientali tali da far presupporre (con analisi pessimistiche da parte di tutti i maggiori studiosi e osservatori mondiali) un peggioramento tale da non garantire un 'buon' futuro alle nuove generazioni.
I giovani sono gli utilizzatori dell'energia del domani e hanno meno difficoltà degli adulti nel cogliere non solo i rischi legati alla crisi dell'energia, ma anche il contenuto delle sfide poste dalla necessità di una sempre maggiore razionalizzazione dei consumi. Per questa ragione occorre insegnare loro perché il consumo di energia ha bisogno di essere ridotto e cosa deve essere fatto per conseguire questo obiettivo.
Non solo. I giovani capiscono bene che con l'utilizzo controllato dell'energia possono adottare - e spingere gli adulti a farlo - comportamenti adeguati per proteggere la natura e la qualità della vita sulla terra.
Con queste finalità 6 anni fa è nato il progetto rivolto alle scuole: per aiutare i più giovani a maturare una consapevolezza su questi temi.

Obiettivi educativi del progetto
Nell'affrontare questioni legate all'ambiente, la sola trasmissione della conoscenza non è sufficiente in quanto ad essa va associata la necessità di avviare cambiamenti nei comportamenti. L'educazione ambientale da sempre si deve confrontare con questa sfida, che implica la necessità di comprendere quali percorsi educativi debbano essere seguiti per facilitare il processo di crescita.
I principali obiettivi educativi del progetto “A scuola di Energia” sono: sensibilizzare gli studenti sulle opportunità di riduzione dei consumi energetici, per ragioni ambientali ed economiche; integrare questo obiettivo nel più ampio quadro dell'educazione ad un futuro sostenibile; educare all'utilizzo consapevole delle tecnologie energetiche; stimolare ricadute dell'esperienza di risparmio energetico in ambito familiare e sociale.

Per informazioni: Ing. Silvano Bettini, tel. 335 7240662 sbettini@siram.it www.caroligiovanni.it

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