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venerdì 30 aprile 2010

Camerun chiama Catas per uno sviluppo sostenibile della filiera



Al via un progetto del Catas per creare una scuola professionale e un centro prove specializzato per il controllo e la certificazione nel settore legno-arredo
Il protocollo d'intesa sarà formalizzato a giugno con l'arrivo in Friuli del Ministro delle Foreste del Camerun. Una delegazione dell'istituto di San Giovanni al Natisone era già stata in visita nel paese africano lo scorso autunno

San Giovanni al Natisone (UD) -  aprile 2010 - Catas, il più grande istituto italiano di ricerca, prove e certificazione nel settore legno-arredo, con sede a San Giovanni al Natisone (Udine), ha in corso un protocollo d'intesa con il governo  camerunense  per l'attuazione di un progetto di riqualificazione della filiera del legno, uno dei principali settori di sostentamento per l'economia del paese africano. L'Istituto di San Giovanni al Natisone, forte del suo know how nel settore, è stato contattato direttamente dalle istituzioni della Repubblica africana per realizzare un progetto che porti il Camerun, uno dei paesi emergenti dell'Africa equatoriale, ad un maggior adeguamento dei prodotti derivati dal legname agli standard internazionali, soprattutto in tema di rispetto per la sostenibilità ambientale delle produzioni, riforestazione, redditività delle lavorazioni della materia prima, limitazione dell'inquinamento e degli scarti di produzione. L'obiettivo sarà quindi quello di realizzare una scuola di formazione professionale e un laboratorio di prove per il controllo della filiera che consentano la diffusione di una maggiore cultura a difesa delle risorse forestali favorendo la tutela, la gestione sostenibile e quindi una certificazione nel settore legno arredo.
In una prima fase di consultazione, lo scorso marzo una delegazione italiana composta dal presidente di Catas, Roberto Snaidero, il direttore Andrea Giavon, accompagnati dal responsabile delle Relazioni Internazionali dell'Università di Udine, il camerunense Victor Chatué, ha incontrato il ministro delle Foreste e della Fauna, il Ministro del Commercio, delle Piccole Medie Imprese e il delegato del Primo Ministro, mentre il prossimo giugno è prevista la formalizzazione del protocollo d'intesa con l'arrivo qui, in Friuli, del Ministro delle Foreste del Camerun.
"L'accordo costituisce un'occasione per creare un canale commerciale preferenziale tra il Friuli Venezia Giulia e il Camerun - come spiega il presidente dell'Istituto friulano,  Roberto Snaidero. Trasferire il know-how, le esperienze e le conoscenze di Catas in Camerun, al fine di assistere uno dei Paesi chiave della Comunità economica e monetaria dell'Africa centrale per la salvaguardia della risorsa legno, significa entrare in sinergia con il loro sistema economico. Il Camerun - sottolinea Snaidero - è uno dei maggiori produttori africani di legname, una materia prima essenziale per il futuro della  filiera legno-arredamento. E' quindi evidente l'importanza di avere un punto di riferimento friulano in questo Paese su cui possono contare anche le nostre aziende". 
Per il Friuli Venezia Giulia il legno-arredo rappresenta  un settore decisamente trainante, che concorre alla crescita dell'economia regionale in maniera importante, e considerato il ruolo che riveste l'Italia in questo mercato a livello mondiale,  ritengo che progetti come questi, indirizzati alla formazione di una coscienza collettiva più consapevole dell'importanza delle best practises di gestione, degli standard di certificazione nel legno-arredo e approvvigionamento del legname, vadano nella giusta direzione per una maggior tutela sia dell'ambiente che del consumatore finale". 





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