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mercoledì 28 aprile 2010
Sicilia, Laboratori di Analisi Clinica tre province al di sotto dei LEA
Sicilia- Continuano le lamentele nei vari territori della regione sulla nuova riforma Sanitaria Siciliana, sancita dalla legge regionale n° 5 del 14/04/2009. Dopo il taglio di molti posti letto è ora la volta dei laboratori di analisi clinica che si sono visti tagliare il loro badget di spesa senza che nessuno abbia realmente tenuto in considerazione l’effettivo bisogno dei territori. Ad unirsi nella protesta tutti i laboratori analisi cliniche private delle provincie di Caltanissetta,Ragusa ed Enna che in data 27 aprile 2009 si sono riuniti a Gela presso la sala multiusi del Palazzo Ducale,hanno costituito un coordinamento interprovinciale di azione per rivendicare il diritto ad una rimodulazione dei tetti di spesa assegnati con decreto assessoriale n° 0779 del 15/03/2010. Nel decreto infatti in rapporto ai fabbisogni dei territori viene assegnata una spesa pro capite per cittadino che denota chiaramente una notevole discrepanza tra le varie provincie Siciliane, provocando la creazione di cittadini di serie A e di serie B, dato in netto contrasto con l’art.25 della legge 5/2009. Dai dati grezzi possiamo notare infatti che si è voluto, con tale assegnazione di fondi, palesemente colpire solo tre provincie. Nel dettaglio 6 provincie mantengono una media procapite di 22 euro mentre le provincie in questione hanno una media di 12 euro. La risultante di tale grave situazione è quella di dover sospendere per mancanza di un tetto di spesa adeguato ,tutte le prestazioni esenti per patologia e per reddito nel luglio del 2010. Una condizione che in taluni territori provinciali provocherà il collasso dei LEA(Livelli Essenziali di Assistenza) in quanto il 70% delle prestazioni di laboratorio sono appannaggio di cittadini esenti per patologia o per reddito (ISEE). Tra le sospette cause di tali tagli a macchia di leopardo c’è sempre la politica che determina ,indirizza e sancisce a proprio piacimento scegliendo alcuni territori a discapito di altri. Possiamo quindi affermare che ancora una volta l’Art.lo 32 della costituzione all’origine di molte leggi sanitarie è solo una formula per dire che i cittadini sono tutti uguali mentre nella realtà non tutti possono godere delle stesse prestazioni o servizi, specie in taluni territori. Il coordinamento costituito, ha eletto, infine dei referenti provinciali per la provincia di Caltanissetta che rispondono ai nomi dei Dott.ri Alessandro Mancuso,Rosario Vitale,Francesca Giurrandino e Antonio Tilocca ,per la provincia di Ragusa invece i Dott.ri Salvatore Battaglia e Giovanni Nicosia, infine per la provincia di Enna i Dott.ri Carmela Arcidiacono e Rosa Faraci.
Maurizio Cirignotta
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