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martedì 27 luglio 2010

Etna Quality: on line sapori, gusti e profumi del territorio

Marchio di qualità 'Etna Quality'Un marchio nuovo disegnato per l’occasione dagli stessi funzionari della Camera di Commercio di Catania, un portale internet multilingue che attira compratori esteri, un accordo con albergatori, bar e ristoratori locali affinché propongano in maniera forte i nostri prodotti nei loro menù a prezzi accettabili , un concorso di idee per trovare un nuovo nome alla nostra arancia rossa.
L'Ente Camerale invstirà 100 mila euro l’anno per tre anni (300 mila euro in tutto) e che si propone di fare il grande salto.
Il marchio già dal nome dice moltissimo: “Etna quality”. Il vulcano stilizzato che rimanda al sole con i colori dell’arcobaleno, al golfo di Catania e allo stesso logo camerale.
Al marchio è correlato un nuovo portale web in sei lingue - ospitato in seno allo stesso sito ufficiale della Camera http://www.ct.camcom.gov.it/etna-quality.html – che consente alle aziende produttrici di prodotti locali di essere subito intercettate dai compratori esteri che si sentono rassicurati dalla “garanzia” istituzionale, dalla scheda di presentazione multilingue e dai link che rimandano alle loro stesse ditte.
Dall'agro-alimentare all'artigianato, il portale presenta tutti quei prodotti che con la globalizzazione e la massificazione vengono compressi e, a volte, persino dimenticati fino a sparire dal mercato e dalla memoria. Sapori gusti e profumi, ma anche colori, forme e ospitalità che hanno fatto di questa terra quello che è.
A settembre partirà il concorso di idee, con tanto di giuria composta da giornalisti e comunicatori di alto livello, con il preciso obiettivo di trovare un nome proprio all’arancia rossa, ma anche un piano per proporre la spremuta ad un prezzo politico: poco meno di un euro.
“Forse ci vorranno più di tre anni, ma noi, oggi stiamo partendo sul serio - hanno spiegato il presidente della Camera di Commercio Pietro Agen e il vicepresidente della Camera Francesco Costanzo – e lo facciamo chiamando a raccolta gli enti locali, le associazioni di categoria dei produttori, degli imprenditori, degli albergatori. L’obiettivo è far decollare nella maniera migliore possibile i prodotti etnei, prima di tutto a casa nostra”.
Un grande sogno quello di Agen, Costanzo e dei funzionari camerali, che forse potrebbe attuare la giusta cornice di realtà.
“Naturalmente non ci fermeremo all’arancia rossa, che però rappresenta il prodotto da cui partire perché meglio rappresenta la tipicità del nostro territorio.
Il brand ci serve per essere riconoscibili, affinché a quel simbolo e al nome “Etna quality” si leghi il concetto di qualità ed eccellenza. Ma è fondamentale che gli imprenditori locali facciano il massimo, che credano sino in fondo a quest’operazione”.
Si stanno predisponendo accordi con i bar e gli alberghi. Vogliamo entrare nel cuore dei nostri consumatori prima di tutto, ma anche dei turisti e dei visitatori di passaggio della nostra città. Una volta assaggiata la spremuta a colazione, dovunque ci si trovi in questa città, l’arancia rossa dovrà per forza rimanere nel ricordo di chi ha visitato Catania e i suoi comuni”.

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