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sabato 10 luglio 2010

LORD BYRON: LE MEMORIE RITROVATE, UN CASO LETTERARIO

IL RITROVAMENTO DELLE MEMORIE PERDUTE DI LORD BYRON E' GIA' UN CASO LETTERARIO. IN UN NASCONDIGLIO DELLA STORICA SEDE LONDINESE DELLA CASA EDITRICE DEL 'POETA MALEDETTO' E' STATO INFATTI RINVENUTO UN MANOSCRITTO CHE SI RITIENE SIA UNA COPIA DI QUELLO BRUCIATO 189 ANNI FA PER EVITARE UN GIGANTESCO SCANDALO.
Un caso letterario soprattutto perche' le parti coinvolte continuano a voler mantenere segreta la scoperta, fino ad avere la certezza che si tratti effettivamente delle Memorie di Byron.
Tuttavia secondo quanto avrebbe confidato ad un amico il drammaturgo Peter Arnott che da tempo sta spulciando i John Murray Archives, e al quale si deve il principale input alla scoperta, il testo ritrovato POTREBBE ESSERE ADDIRITTURA L'ORIGINALE DELLE MEMORIE, e quello che venne bruciato solo una copia.
Lo storico ritrovamento e' avvenuto anche grazie alla collAborazione dello storico Tom Holland, autore di saggi sul tema e di un romanzo recentemente pubblicato anche in Italia, 'IL VAMPIRO, LA STORIA SEGRETA DI LORD BYRON'. Holland era convinto che una copia delle Memorie fosse sopravvissuta e nel suo libro anticipava la scoperta del manoscritto che, nella fiction avrebbe rivelato che Lord Byron non era morto ed era diventato...un Vampiro. Ma a parte questa 'invenzione', basata peraltro sulla vita e le opere del poeta, il romanzo e' di fatto una nuova affascinante ricerca sulla vita di Byron. Holland, amico dell'ultimo John Murray, omonimo del fondatore della Casa editrice che pubblico' Byron e intrattenne con lui rapporti molto stretti, non ha voluto rilasciare dichiarazioni, ma secondo alcune fonti il ritrovamento, in una grossa scatola chiusa con uno spago, sarebbe avvenuto non durante lavori di manutenzione, come si era detto inzialmente ma in seguito a nuovo materiale scoperto da Peter Arnott nell'Archivio Murray, oggi di propriEta' della Biblioteca Nazionale Scozzese, che e' ''il piu' grande archivio letterario del mondo''.
Arnott avrebbe infatti rinvenuto nell'Archivio lettere sinora ignote fra Murray e Thomas Moore, cui Byron aveva affidato le Memorie. Ma Moore le aveva vendute a Murray che poi le avrebbe bruciate. Tuttavia in una delle lettere, Murray scrive, per rassicurare Moore, di voler resistere alle pressioni di amici e familiari del poeta per distrugegre le memorie, e di ''avere preso le sue precauzioni''. Di qui la nuova ricerca che avrebbe portato alla scoperta delle Memorie
John Murray, che pubblico' anche opere di Jane Austin, Herman Melville e Charles Darwin, brucio' le memorie alla presenza di familiari e amici di Byron, da poco morto di febbri in Grecia, per timore che queste gettassero discredito su di lui nuocendo anche alla sua fama di poeta. Ma lo stesso John Murray VII, l'ultimo della stirpe che negli anni scorsi cedette il marchio editoriale a Hodder Headline, aveva sempre sospettato, secondo il suo biografo John Carpenter, che il suo antepassato avesse una copia delle Memorie e l'avesse nascosta da qualche parte ad Abemarle Street 50, nel quartiere di Mayfair a Londra, storica sede dell'impresa fondata dal suo antepassato. Ma l'aveva inutilmente cercata per anni.

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