La polmonite ma anche la tubercolosi, il tifo, il colera e altre malattie virali come l’Aids si dimostrerebbero sempre più resistenti ai farmaci. Lo dimostrerebbe un rapporto di recente pubblicazione del Center of Global Development che denuncia come un numero sempre più alto di agenti patogeni si sia “evoluto” e non sia più sufficientemente contrastato dai medicinali. A rendere la notizia ancor più preoccupante il fatto che si tratterebbe di un problema globale, del quale sono vittima non solo i paesi più poveri ma anche, e soprattutto, quelli più industrializzati e ricchi come Europa e Nord America. Le cause di questa aumentata resistenza di virus e batteri sarebbero da ricercare, come spiega lo studio, proprio nell’errato o non sufficientemente controllato uso dei farmaci stessi: proprio la loro maggiore disponibilità starebbe dunque scatenando, per effetto collaterale, la loro inefficacia. In Canada ad esempio, la resistenza ai farmaci di batteri come la Klebsiella pneumoniae, l’Escherichia coli e il Proteus mirabilis, responsabili di malattie quali la polmonite batterica e varie infezioni intestinali, è aumentata di pari passo con la diffusione dell’uso del fluoroquinolone, un antibiotico ad ampio spettro.
Per contrastare questa difficile situazione le contromisure da adottare dovrebbero essere tempestive e globali: prevenire il più possibile le malattie prima ancora che curarle, fare un uso assennato dei farmaci attenendosi fedelmente alle istruzioni dei medici. Ma anche la diagnosi tempestiva delle più pericolose patologie può aiutare a usare i farmaci in modo più mirato e, quindi, più efficace.
E’ il caso ad esempio della polmonite batterica, che è resa ancor più pericolosa anche dalla frequente impossibilità di ottenere una diagnosi batteriologica affidabile. Ora però, grazie al nuovo test diagnostico messo a punto da Eurospital Spa, EuSepScreen, la diagnosi della polmonite è diventata più semplice, rapida e sicura. Si tratta infatti di un test ad altissima sensibilità e specificità nella determinazione della maggior parte delle malattie batteriche invasive (meningite, sepsi, polmonite ecc.) sia del bambino che dell’adulto, e utilizza direttamente campioni biologici quali sangue, liquor, liquido pleurico, liquido sinoviale o qualunque altro liquido o materiale biologico umano normalmente sterile. La sua specificità dimostrata è del 100% (nessun risultato falso positivo) sia quando utilizzati a partire da liquor che quando utilizzati a partire da sangue intero o altri liquidi biologici umani. La sensibilità del metodo nei confronti del metodo colturale è apparsa doppia (sensibilità del 200%) nel caso delle meningite e, per quanto riguarda lo pneumococco, circa 10 volte più elevata (sensibilità del 1000%) nella polmonite fornendo un’assoluta garanzia per la diagnosi di queste pericolosissime patologie.
Per contrastare questa difficile situazione le contromisure da adottare dovrebbero essere tempestive e globali: prevenire il più possibile le malattie prima ancora che curarle, fare un uso assennato dei farmaci attenendosi fedelmente alle istruzioni dei medici. Ma anche la diagnosi tempestiva delle più pericolose patologie può aiutare a usare i farmaci in modo più mirato e, quindi, più efficace.
E’ il caso ad esempio della polmonite batterica, che è resa ancor più pericolosa anche dalla frequente impossibilità di ottenere una diagnosi batteriologica affidabile. Ora però, grazie al nuovo test diagnostico messo a punto da Eurospital Spa, EuSepScreen, la diagnosi della polmonite è diventata più semplice, rapida e sicura. Si tratta infatti di un test ad altissima sensibilità e specificità nella determinazione della maggior parte delle malattie batteriche invasive (meningite, sepsi, polmonite ecc.) sia del bambino che dell’adulto, e utilizza direttamente campioni biologici quali sangue, liquor, liquido pleurico, liquido sinoviale o qualunque altro liquido o materiale biologico umano normalmente sterile. La sua specificità dimostrata è del 100% (nessun risultato falso positivo) sia quando utilizzati a partire da liquor che quando utilizzati a partire da sangue intero o altri liquidi biologici umani. La sensibilità del metodo nei confronti del metodo colturale è apparsa doppia (sensibilità del 200%) nel caso delle meningite e, per quanto riguarda lo pneumococco, circa 10 volte più elevata (sensibilità del 1000%) nella polmonite fornendo un’assoluta garanzia per la diagnosi di queste pericolosissime patologie.
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