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mercoledì 14 luglio 2010

Un Paese allo sbando, la democrazia in pericolo?

 

UN PAESE ALLO SBANDO. LA DEMOCRAZIA IN PERICOLO?

di Raffaele Pirozzi


Sono passati solo pochi mesi dalle elezioni regionali, che hanno fatto registrare "un tracollo" della partecipazione dei cittadini alle stesse, e già nessuno ne parla più. E' sicuramente molto grave che questo avvenga perchè, a mio parere, è in gioco la "democrazia" del nostro Paese.

Cambia sotto i nostri occhi il senso della "moralità " ed il valore della nostra coesione sociale.

La corruzione è ormai dilagante (a proposito tempo fa il Governo annunciò la presentazione di un disegno di legge anticorruzione; qualcuno sa che fine ha fatto??!!); gli elementi di malversazione li leggiamo tutti i giorni sulla stampa; i notevoli sperperi del denaro pubblico non sono indice di senso di cambiamento bensì mettono in evidenza la disgregazione dell'intera società.

A nulla valgono i richiami del Presidente della Repubblica su svariati temi quali sicurezza sul lavoro, problemi legati alla situazione economica ed altri.

La "casta" fa quello che più gli conviene e gli aggrada, tanto sono sempre gli onesti cittadini che pagano --ieri con le tasse, oggi con la crisi economica e l'aumento inconsulto delle tasse stesse--!!!.

Ma di questa situazione non è responsabile solo l'attuale Governo; responsabile è anche chi non combatte, chi non si oppone a tutto ciò; parimenti responsabile è dunque " l'opposizione " ossia l'insieme di quelle forze politiche che dovrebbero garantire diritti e vivibilità a chi li ha delegati a rappresentarli, a tutti quelli che pagano tasse, gabelle, aumenti sconsiderati ed improvvisi;. Perchè non si dice apertamente e a chiare lettere dove si vuole portare questo Paese?

A mio parere, manca un disegno complessivo sul futuro del nostroPaese. Siamo oramai costretti a vivere "alla giornata", senza alcun progetto per il futuro e senza alcuna programmazione.

La domanda che pongo a me stesso ed ai lettori è la seguente: "E' possibile continuare in questo modo, fino a quando ciò sarà accettabil e qual è la prospettiva?

 
 
Raffaele Pirozzi direttore giornaleonline"www.notiziesindacali.com"

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