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giovedì 30 settembre 2010

Seduto in quel caffè

“Seduto in quel caffè io non pensavo a te...” la canzone, un successo del 1967, si intitola “29 settembre”. Un brano diverso per quell’iniziare e quel finire col sottofondo di una cronaca raccontata da uno speaker radiofonico.

La canzone di Battisti e Mogol è interpretata anche dall’Equipe ’84, sul retro del 45 in vinile, la bella “E’ dal”amore che nasce l’uomo” cantata da Francesco Guccini. In quegli anni a Modena, in largo di Porta Bologna, si apriva il bar Grande Italia, storico ritrovo di musicisti beat. Seduti in quel caffè ci potevi trovare i Nomadi, Francesco Guccini, tutta la Modena Beat e anche Alfio, Victor, Franco e Maurizio Vandelli, il principe. La somma degli anni dei componenti dell’Equipe era 84, così il nome del complesso ricordava un famoso liquore.

Il bar Grande Italia non c’è più, ma Largo di Porta Bologna, dal 2009 è “sentimentalmente intitolato”, con tanto di targa, “Piazzetta 29 settembre”. Da un paio di anni, la fatidica data diventa occasione per ritrovarsi e sentire della buona musica. Quest’anno la giornata è stata dedicata al giornalista e scrittore Edmondo Borselli che ha raccontato alchimie socio-musicali di queste terre ed è morto l’11 aprile.

La canzone racconta un tradimento che sembra un sogno, iniziato in “quel caffè”, con degli sguardi che si incrociano. Tutta la giornata del 29 settembre scivola “come se non ci fosse che lei”, poi il risveglio, in un letto, con la voce dello speaker che ricorda che oggi è il 30 settembre, con il desiderio di sentire la propria donna e saperla vicina. E’ tempo di svegliarsi e tornare alla realtà, una realtà che può essere più bella del sogno.

Buon risveglio, un buon caffè e un buon 30 settembre a tutti!

Per leggere l'articolo su Amici del Caffè [Link]

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