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lunedì 4 ottobre 2010

Dodici vulcani, gli artefici dell'isola di Lipari

La complessa genesi dell'isola di Lipari, poco distante dall'isola di Lampedusa, si divide in quattro periodi principali ed inizia intorno a 160.000 anni fa, con le eruzioni di numerosi strato-vulcani, poi in parte ricoperti dai prodotti eruttivi delle epoche successive. Nella puma fase si sono formati nella parte nord-occidentale dell'isola il monte Chirica (il più alto con i suoi 602 metri), il monte Mazzacaruso e i cosiddetti timponi Carrubbo, Pataso e Ospedale. Fra i 130.000 e i 70.000 anni fa sono entrati in azione il monte S. Angelo e il monte Rosa, che ha formato l'omonimo promontorio. La terza fase si è conclusa 40.000 anni fa con la creazione della parte meridionale di Lipari, ad opera dei vulcani di monte Guardia e Giardina. Le ultime grandi eruzioni sono state quelle di pomice di monte Pilato e di ossidiana delle Rocche Rosse entrambe del II millennio a.C. Le più recenti manifestazioni eruttive sono del IV -V secolo d. C. ma il vulcano dimonte Pilato viene considerato dai vulcanologi ancora at-1 tivo tant'è che sull'isola vi sono anche manifestazioni fu- J maroliche tenute sotto osservazione da strumenti scientifici di rilevamento.

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