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martedì 30 novembre 2010

Monicelli, il male oscuro nella solitudine dei numeri primi


Monicelli, il 'male oscuro' nella solitudine dei numeri primi

di Jordan River

 

Mario Monicelli, uno dei principali registi e sceneggiatori italiani della commedia all'italiana, all'età di 95 anni, per un tumore alla prostata, si uccide lanciandosi dal quarto piano dell'ospedale San Giovanni di Roma. Monicelli aveva realizzato importanti capolavori del dopoguerra italiano e contribuito ad uno dei periodi più floridi del cinema italiano; aveva collaborato, infatti, con i più importanti attori italiani, fra cui Totò, Sordi, Fabrizi, Loren, Gassman, Tognazzi, Manfredi, Montesano…

Ci si chiede il perché di un gesto simile. Com'è possibile che un 'maestro' della commedia italiana tanto stimato dalla critica ed amato dal pubblico non sia riuscito a superare il male oscuro (paradossalmente, titolo di un suo stesso film) ed esplorare la trascendenza attraverso l'arte?

Monicelli di certo lascia pellicole importanti che hanno segnato la storia, ma anche, purtroppo, con un simile epilogo, la sensazione di un suo mondo in forte monocromia.

Un destino di cui un 'guru' del cinema italiano, pur con tutte le glorie della critica e i successi conseguiti, non è riuscito a liberarsi, così come delle catene della existentia umana, con cui tutti prima o poi ci dobbiamo confrontare. Di certo un autore, come un pittore, versa tutta la sua angoscia nei suoi affreschi e forse, come Monicelli stesso affermò in un'intervista, "la speranza è una trappola infame inventata dai padroni"; succede, a volte, che alcuni pittori indaghino nel loro profondo con forza e compassione, con poesia e sofferenza, donando così le proprie illuminazioni alle generazioni a venire. Quando cade una delle guide più carismatiche, senz'altro è segno che l'intero settore è colmo dell'inerzia del mondo e  della solitudine della popolarità. Forse è questo ciò che pensava Gianfranco Ravasi quando sottolineava che "abbiamo bisogno di un cinema che abbia la grandezza dei grandi temi, dei grandi segni, dei grandi simboli".

 

 

Jordan River

Cinematography Broadcasting Director

http://www.jordanriverdirector.com

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