Napoli - Camorra, 50 arresti clan Lo Russo. Maxi operazione della Squadra mobile di Napoli che ha tratto in arresto oltre 50 persone, ritenute appartenenti al clan camorristico Lo Russo, attivo nei quartieri di Piscinola, Chiaiano, Miano e Marianella. Le accuse a carico degli indagati sono, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo camorristico, estorsione, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Nei confronti di alcuni dei destinatari delle ordinanze di custodia cautelare è stato disposto anche il sequestro di numerosi beni per un valore complessivo di oltre 60 milioni di euro, tra cui immobili, veicoli, società e oltre 100 conti correnti bancari.
Le indagini hanno evidenziato l'esistenza di ulteriori articolazioni criminali, in vario modo riconducibili al medesimo clan, dedite alla gestione di una piazza di spaccio al rione Don Guanella, alla realizzazione di usure ed estorsioni in danno di imprenditori e privati cittadini, alla gestione del mercato dell'abusivismo edilizio nella zona di Piscinola e Miano. "In questo ultimo settore - prosegue spiegano gli inquirenti in una nota - l'attività degli indagati si esplicava in una duplice direzione: l'imposizione di proprie imprese edili di riferimento e di una tangente in denaro a chi intendesse realizzare una costruzione abusiva da un lato, la corruzione del personale della Polizia Municipale preposto alla repressione dell'abusivismo (sono quattro appartenenti alla Polizia municipale del Comune di Napoli arrestati per corruzione) dall'altro. Anche la capillare attività di estorsione accertata è sintomo di una penetrazione assoluta nel tessuto produttivo cittadino, il cui velo di oppressione è squarciato episodicamente dalla collaborazione di privati cittadini, che hanno contributo all'accertamento dei fatti". ; (03.11.10)
Nei confronti di alcuni dei destinatari delle ordinanze di custodia cautelare è stato disposto anche il sequestro di numerosi beni per un valore complessivo di oltre 60 milioni di euro, tra cui immobili, veicoli, società e oltre 100 conti correnti bancari.
Le indagini hanno evidenziato l'esistenza di ulteriori articolazioni criminali, in vario modo riconducibili al medesimo clan, dedite alla gestione di una piazza di spaccio al rione Don Guanella, alla realizzazione di usure ed estorsioni in danno di imprenditori e privati cittadini, alla gestione del mercato dell'abusivismo edilizio nella zona di Piscinola e Miano. "In questo ultimo settore - prosegue spiegano gli inquirenti in una nota - l'attività degli indagati si esplicava in una duplice direzione: l'imposizione di proprie imprese edili di riferimento e di una tangente in denaro a chi intendesse realizzare una costruzione abusiva da un lato, la corruzione del personale della Polizia Municipale preposto alla repressione dell'abusivismo (sono quattro appartenenti alla Polizia municipale del Comune di Napoli arrestati per corruzione) dall'altro. Anche la capillare attività di estorsione accertata è sintomo di una penetrazione assoluta nel tessuto produttivo cittadino, il cui velo di oppressione è squarciato episodicamente dalla collaborazione di privati cittadini, che hanno contributo all'accertamento dei fatti". ; (03.11.10)
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