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sabato 27 novembre 2010

Roma - La Camusso contro la scuola della Gelmini (27.11.10)

Roma - La Camusso contro la scuola della Gelmini. "Il futuro è dei giovani e del lavoro. Non è solo il titolo della manifestazione, ma il nostro impegno affinchè ognuno di noi possa stare meglio. Il paese vero ha bisogno di risposte, cerca di contrastare la crisi e difendere i diritti". Così ha iniziato il suo discorso la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, alla manifestazione nazionale del suo sindacato. Un discorso terminato con "È il Paese per cui abbiamo scioperato e continueremo a scioperare. Viva il lavoro, viva il futuro, viva la Cgil". Subito dopo Camusso che si è unita ai Modena City Ramblers nel cantare Bella ciao.

Camusso ha esordito attaccando il ddl lavoro. "Il collegato al lavoro è una legge crudele ingiusta. Ognuno di noi, da oggi deve dire che ci sono 60 giorni - anzi 57 - per impugnare il contratto. Vogliamo dire a tutti i precari che sappiamo che è una scelta difficile: la conferma di un lavoro, seppure precario, e la volontà di chiedere giustizia. Il Parlamento ha fatto male ad approvare questa legge, qualunque legge che costringe qualcuno a decidere da solo del proprio destino limita i diritti". Camusso dal palco si è riferita senza nominarlo a Tremonti. "Forse con i libri non si mangia, ma nutrire la mente non è meno importante di nutrire il corpo: noi nelle caverne non ci vogliamo tornare". Chiama direttamente in causa invece la Gelmini: "Costruire un debito sul futuro dei ragazzi è quello che il ministro dell'Istruzione sta facendo ogni giorno. Aver tolto 'pubblica' dal nome del suo ministero, non l'autorizza a finanziare la scuola privata. E' lei che sta con i baroni, non gli studenti, dato che aumenta i contratti a termine nell'università. Gelmini non faccia appelli su YouTube, vada in Parlamento, ritiri il disegno di legge e apra un tavolo di confronto per una riforma condivisa". Forte richiamo al tema della legalità. "Combattere l'evasione per abbassare le tasse. Legalità è un punto per ripartire". Sulla Fiat: "Abbiamo la sensazione che progressivamente la testa dell'azienda stia andando negli Stati Uniti. E' importante che a Mirafiori ci saranno produzioni, ma ora vogliamo conoscere le produzioni in tutti gli stabilimenti, dove si farà la ricerca e dove innovazione". Sui contratti: "Continueremo a dire no alle deroghe, il contratto nazionale è un diritto universale per ogni lavoratore. Il problema non è ridurre i contratti, ma far sì che guardino a tutti. A Federmeccanica e Confindustria diciamo: le deroghe sono un danno anche alle imprese. Gli appalti a ribasso e le deroghe sono la stessa cosa, ovvero concorrenza sleale e nessuna possibilità di sviluppo". Sul governo: "Questo Paese non merita questa classe politica, questo degrado, questa esibizione di machismo e virilità, questo governo dei potenti". (27.11.10) .....

.... segue: http://www.pupia.tv/notizie/008879.html

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