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sabato 4 dicembre 2010

PREMIO BIZZARRI CINEMA 2010 a Pasquale Scimeca con Malvoglia - La Prima Web - Eventi Marche

PREMIO BIZZARRI CINEMA 2010 a Pasquale Scimeca con Malvoglia

4 dic, 2010 | di redazione | Argomento: Cinema

malavogliaPasquale Scimeca con Malvoglia è il vincitore del PREMIO BIZZARRI CINEMA 2010 consegnato a conclusione della prima giornata della 17° edizione della “Rassegna del DOCUMENTARIO/Premio LIBERO BIZZARRI” quest’anno dedicato a Corso Salani e che si concluderà l’8 dicembre.

La giornata si è aperta con la proiezione presso l’Auditorium I.P.S.I.A./ ITC Capriotti del documentario “L’isola dei sordobimbi” di Stefano Cattini, rientrante nella sezione MEDOC (Mediaeducazione Doc), che propone opere realizzate NON DALLE scuole, MA da professionisti del cinema CON e PER le scuole, come ha spiegato Fabrizio Pesiri, Direttore artistico del festival assieme a Massimo Consorti.

E’la prima volta che il Bizzarri effettua delle proiezioni NELLE scuole, perché alla luce del rischio di uscita di scena della cultura in Italia, come denunciato dall’appello Sos cultura codice rosso” sul manifesto del festival, bisogna: “Partire dai giovani per assicurare il futuro di un popolo con le armi della cultura, della ricerca e della conoscenza”. – ha affermato Maria Pia Silla, presidente della Fondazione Bizzarri.

Notevole la partecipazione e l’interesse degli insegnanti e soprattutto il riscontro da parte dei giovani spettatori che hanno apprezzato la poesia e discrezione con cui viene raccontato un anno in un’antica scuola di campagna per bambini sordomuti.

Spontanea la standing ovation dei ragazzi per Cattini, come pure quella per “Florence Fight Club” di Luigi Maria Perotti e Rovero Impiglia, documentario in concorso per la sezione ITALIA DOC 2010, che racconta il ”Calcio storico fiorentino”. Uno sport violento, “Un gioco medievale, pensato con mentalità medievale, quindi incomprensibile ai giorni nostri” – come ha spiegato Impiglia presente alla proiezione.

Dopo una pausa pomeridiana, dalle 18.30 al Cineteatro Concordia l’omaggio alla Dolce Vita (a cura di Enzo Lavagnini) a mezzo secolo dal capolavoro felliniano con la proiezione di “Noi che abbiamo fatto la Dolce vita” di Gianfranco Mingozzi, documentario in cui i vividi ricordi di Kezich e Mingozzi fanno da collante a testimonianze e citazioni e restituiscono a Fellini la storia della lavorazione del film dal primo all’ultimo ciak.

A seguire cerimonia di consegna del PREMIO BIZZARRI CINEMA 2010 a Pasquale Scimeca con Malvoglia che rilegge il capolavoro verghiano raccontando il Sud, la Sicilia, il mondo dei giovani di oggi senza prospettive e la disperazione di chi si ritrova senza identità e senza radici. Come affermato dall’autore in un’intervista: “Leggere la realtà del nostro tempo, soprattutto quella dei ragazzi del Sud, poveri e privi di qualsiasi riferimento ideale, è un dovere che l’arte e gli intellettuali dovrebbero tornare ad assumersi



Malavoglia di Pasquale Scimeca

Sinossi

Il film inizia in un giorno di un anno qualsiasi agli albori del terzo millennio.

‘Ntoni Malavoglia assiste a uno sbarco di clandestini. Sulla nave c’è Alef, che approfittando della confusione riesce a scappare. ‘Ntoni l’aiuta; gli trova un lavoro nelle serre e una casa nel vicolo dove abita con la sua famiglia.

I Malavoglia sono pescatori. Possiedono una barca, la Provvidenza e una casa, che tutti chiamano “La casa del Nespolo”. La famiglia è composta dal nonno Padron ‘Ntoni, da Bastianazzo, dalla moglie Maruzza e dai figli ‘Ntoni, Mena, Alessi e Lia. ‘Ntoni ha 20 anni e gli altri sono tutti più piccoli. Sono ragazzi poveri, come ce ne sono tanti in Sicilia. che a malapena hanno finito le scuole dell’obbligo.

Una notte la Provvidenza fa naufragio e Bastianazzo muore. La famiglia inizia così a disgregarsi: Maruzza impazzisce, ‘Ntoni frequenta il bar di Uzzy e insieme scrivono canzoni demenziali, Mena s’innamora di Alfio e Lia vede di nascosto Michele, che sembra un poco di buono. Padron ’Ntoni cerca di tenere in piedi la famiglia, ma la barca fa di nuovo naufragio e i debiti si mangiano anche la casa del Nespolo. Alla fine sarà ‘Ntoni a risollevare le sorti della famiglia componendo una canzone con i proverbi del nonno. Con questa canzone vince un grosso premio e con il denaro ricavato ricompra la casa del Nespolo, fa riaggiustare la Provvidenza e torna a fare il pescatore col fratello Alessi e con Alfio, che nel frattempo si è sposato con Mena.

NOTE DI REGIA
Fare un film partendo da uno dei romanzi più importanti della letteratura europea, dal quale Luchino Visconti ha tratto uno dei capolavori della storia del cinema è una sfida che fa tremare i polsi.

Con umiltà, quindi, con profonda umiltà, mi sono accostato a questo film, per raccontare il nostro tempo; questo inverno del nostro scontento, dei ragazzi del sud (ma anche di quelli del nord) persi in questa immensa periferia urbana che è diventata la nostra esistenza, in questo fluido divenire, in questo mare che ci alletta, ci illude, ci rapina di ogni cosa, e, quando vuole, ci restituisce, sotto forma di relitti, i nostri sogni persi nei meandri della corruzione e seppelliti nel punto più oscuro della nostra coscienza.
Pasquale Scimeca

Pasquale Scimeca – Filmografia

1989: film “La donzelletta” Partecipa al Festival del cinema indipendente di Bellaria .

1992: film “Un sogno perso” Partecipa al Festival del cinema di Taormina.

1993: film “Il giorno di San Sebastiano” partecipa al Festival di Venezia – Vetrina del cinema italiano – e vince il “Globo d’oro” Premio della Stampa Estera.

1994: documentario “Nella tana del lupo” Menzione speciale al Festival del cinema documentario di S. Benedetto del Tronto.

1995: documentario “Sem Terra” Partecipa al Festival del cinema di Locarno.

1996: film “Briganti di Zabut” Menzione speciale al Festival di Taormina e gran premio della giuria al Grosseto Film Festival.

2000: film “Placido Rizzotto” Partecipa ai Festival Internazionali di cinema di Venezia, Toronto, Avana, Brasilia, Mar del Plata, Palm Springs, Mosca, Washington, Istanbul, Miami ecc. Vince numerosi premi: Premio Fedic al festival di Venezia, il Gran Premio ai Festival di Annecy e di Bastia, la Grolla d’oro a San Vincent, il primo premio al Miami Latin Film Festival, il Premio “Sergio Amidei” ecc.

2003: film “Gli indesiderabili” Partecipa al Festival del cinema di Locarno e ottiene il Premio “Sergio Leone” al Festival di Annecy.

2005: film “La Passione di Giosuè l’ebreo” Partecipa ai festival di Venezia,-Le giornate degli autori – Toronto, Rio de Janeiro, Avana, Città del Capo, Gerusalemme, Siviglia, Montpellier, Annecy, Belgrado, e vince il premio “Citc Unesco e il “Prix Enrico Fulchignoni” al festival di Venezia – Le Giornate degli Autori -.

2007: film “Rosso Malpelo” Partecipa al Festival di Giffoni dove vince il “Premio Amnesty International”

2008: film “Il Cavaliere Sole”

2010: film “Malavoglia” Già selezionato per il Festival di Venezia – Concorso Orizzonti – e di Toronto.

BIOGRAFIE ATTORI

ANTONIO CIURCA ( ‘Ntoni). Anni 19. Si è appena diplomato alla Scuola D’arte. Con Scimeca ha già girato, da protagonista: Rosso Malpelo (2006) e “Il Cavaliere sole” (2008).

GIUSEPPE FIRULLO (Padron ‘Ntoni) Anni 71. Pescatore, abita a Samperi (RG). Al suo primo film.

OMAR NOTO (Alessi) . Anni 15 . Studia alla Scuola Agraria. Con Scimeca ha già girato “Rosso Malpelo”.

ELENA GHEZZI (Mena). Anni 22. Studentessa universitaria. Al suo primo film.

DORIANA LA FAUCI (Maruzza). Attrice di teatro. Al suo primo film.

GRETA TOMASELLO (Lia). Anni 13. Vive a Vizzini (CT), il paese natale di G.Verga, dove frequenta le scuole medie. Al suo primo film.

VINCENZO ALBANESE (Commerciante). Nella vita svolge con serietà il lavoro di infermiere. Per tanti anni si è occupato dei matti, fino a quando non hanno chiuso, definitivamente il manicomio. Con Scimeca è legato da fraterna amicizia e ha girato, interpretando sempre ruoli importanti, “Il Giorno di San Sebastiano”, “Briganti di Zabut”, “Placido Rizzotto”, “Gli Indesiderabili”, “Passione di Giosuè l’Ebreo”, “Rosso Malpelo” , “Il Cavaliere Sole”.

NACEUR BEN HAMMOUDA (Alfio). Anni 25 Migrante tunisino, è sbarcato su un barcone in Sicilia sei anni fa. Da allora è sempre stato clandestino. Ha lavorato nelle serre, ha fatto il muratore e il giardiniere. Finalmente ha ottenuto il permesso di soggiorno. Al suo primo film.

ROBERTA ZITELLI (Uzzi). Anni 22 . Ama cantare più di ogni cosa. Al suo primo film.

ANDREA PATERNOSTRO (Michele) . Anni 26. Fa il pescatore. Al suo primo film.

CARMELO VACCARO (Bastianazzo) . Fa il pescatore e aggiusta le barche. Al suo primo film.

PERSONAGGI

I Malavoglia nell’Italia di oggi abitano in una casa con cortile che assomiglia a quella del Nespolo, in un borgo marinaro ai confini con l’Africa: Porto Palo, in provincia di Ragusa, Sicilia.
Sono una famiglia di povera gente come ce ne sono ancora in Sicilia, in Calabria, In Campania, in Puglia o in qualsiasi “sud” del mondo.
Il vecchio padron ‘Ntoni cammina con la testa rivolta al passato, l’unico suo pensiero è quello di tenere unita la famiglia, di lavorare e preservare il mondo che si porta sulle spalle.
Al contrario del nipote, ‘Ntoni, un bighellone di vent’anni che invece il mondo lo vorrebbe prendere a morsi, in perenne ribellione contro tutto e tutti, appassionato di musica tecno, che è costretto, mal volentieri, a passare le sue giornate sulla barca a pescare il pesce che gli altri si mangiano e che gli altri fa arricchire.
Suo padre Bastianazzo non dice mai una parola, lavora come ha lavorato per tutta la vita, finché il mare non se lo porta via e pace all’anima sua.
Alessi assomiglia al nonno. Ha sani principi, lavora e non si lamenta della sorte né della fatica. Sogna di sposarsi un giorno con una ragazza del vicinato e di guadagnare abbastanza per avere dei figli e mandarli a scuola a studiare.
Lia è ancora ‘né carne né pesce’, sta per compiere quattordici anni, va in terza media e sogna. Sogna tutto quello che sognano le ragazze della sua età: un cavaliere su un cavallo bianco che si innamora di lei e la porta via nel suo castello incantato.
Sua sorella Mena è invece una bella ragazza, già grande, ha superato da poco i vent’anni, buona, educata, rispettosa, senza grilli per la testa.
La madre, Maruzza è piccola di statura e magra, un mucchietto di ossa, e un pallore sul volto che la fa sembrare ammalata. Lavora dalla mattina all’alba alla sera al tramonto, senza mai lamentarsi, finché non muore il marito, la barca fa naufragio e gli portano via anche la casa del Nespolo. Allora non regge più il peso dell’esistenza e il suo cervello si rifugia nell’alienazione che rasenta la pazzia.
Nella casa a pianterreno del vicolo, di fronte alla loro, da poco è venuto ad abitare il profugo Alef, che chiaramente, essendo in Sicilia, tutti chiamano Alfio. Alfio vive miseramente la sua vita da clandestino. Abita da solo la casa semi abbandonata e lavora in una serra dove si coltivano primizie di ortaggi. Alfio e Mena si innamorano e vivono la loro storia con umiltà e comprensione.
Michele è un giovane, anche lui venuto da poco ad abitare nel vicolo. E’ ricco, veste bene e ha una macchina lussuosa. Certo, non si capisce bene che lavoro faccia né da dove venga tanta ricchezza, né tanto meno perché sia venuto ad abitare in quel vicolo di povera gente.

Cast artistico

Interpreti principali

ANTONIO CIURCA ( ‘Ntoni)
GIUSEPPE FIRULLO (Padron ‘Ntoni)
OMAR NOTO (Alessi)
ELENA GHEZZI (Mena)
DORIANA LA FAUCI (Maruzza)
GRETA TOMASELLO (Lia)
VINCENZO ALBANESE (Commerciante)
NACEUR BEN HAMMOUDA (Alfio)

Interpreti Secondari

CARMELO VACCARO (Bastianazzo)
ROBERTA ZITELLI (Uzzy)
ANDREA PATERNOSTRO (Michele)
GIOVANNI CALCAGNO (Cantastorie)
e con la partecipazione di VINCENZO CONSOLO nella parte di se stesso

Cast Tecnico

Soggetto Pasquale Scimeca
(liberamente tratto dall’omonimo romanzo di G.Verga)
Sceneggiatura Pasquale Scimeca, Nennella Buonaiuto
Collaborazione alla sceneggiatura Tonino Guerra.
Costumi: Grazia Colombini
Scenografia Paolo Previti
Suono di Presa Diretta Maricetta Lombardo
Fotografia Duccio Cimatti
Montaggio Francesca Bracci
Musiche Alfio Antico
Regia Pasquale Scimeca

Produzione Arbash, Classic, Cinecittà Luce, Cinesicilia
In collaborazione con Rai Cinema
Con il contributo del MiBAC – Direzione generale per il Cinema .
(Film d’Interesse Culturale Nazionale) e con il contributo della APQ regione Siciliana e con il supporto del Programma MEDIA dell’Unione Europea
Produzione Esecutiva Arbash
Direttore di Produzione Linda Di Dio
Distribuito da Cinecittà Luce

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