Venezia - Operazione 'aria nuova', mazzette e escort per gli appalti. "Un'immagine disgustosa di come veniva trattata la cosa pubblica". Un commento, quello degli inquirenti, che parla più di qualsiasi documento. Attorno all'appaltopoli veneziana che ha portato in carcere, per appalti truccati, due funzionari della Provincia di Venezia e cinque imprenditori, ruotava un meccanismo oliato e ben funzionante che da anni operava in barba alle imprese sane e ai cittadini. Il punto dell'operazione 'Aria Nuova' è stato fatto durante la conferenza stampa della guardia di finanza di Venezia che ha tratteggiato il quadro di una 'cricca' strutturata e corrotta. Dalle indagini effettuate dalle Fiamme Gialle anche attraverso intecettazioni e documenti. Ne emerge una situazione paradossale in cui i lavori venivano svolti due volte, una prima volta per intascare le tangenti. Opere pubbliche per scuole, caserme dei carabinieri, polizia e vigili del fuoco. La spartizione degli appalti veniva decisa durante alcune cene, in cui si stabiliva il ribasso e il ruolo delle singole imprese. I funzionari infedeli hanno anche tentato di occultare le prove, distruggendo parte delle carte, ma i finanzieri le hanno recuperate da un cassonetto delle immondizie. (02.02.11)
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