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lunedì 28 marzo 2011
In Italia rimborsi fiscali lumaca
Certamente una situazione di crisi globale,aggravata anche da spese impreviste che il governo attualmente deve sostenere per affrontare la crisi internazionale ed il grande esodo di clandestini verso la Sicilia. Condizione che però non giustifica certo la già grave situazione economica dei cittadini che si vedono surclassati da altri paesi europei riguardo la problematica dei rimborsi fiscali. Siamo ,infatti, attorno ad un sistema lentissimo che vede le amministrazioni finanziarie rimborsare le imposte in 14,1 anni,periodi lumacoidi rispetto ad una media europea di 12 mesi. Un sistema del dare e dell’avere che volge il peso della bilancia verso il dare. A dare adito a sospetti fondati l’inchiesta condotta da KRLS of Business Ethics per conto dell’associazione contribuenti italiani. La speciale classifica stilata dallo studio vede dare all’Italia il primato mondiale di lentezza nei rimborsi fiscali solo (14,1 anni), segue la Turchia con (4,2 anni),la Grecia (3,8 anni), la Spagna (2,3 anni),la Francia (1,6 anni),l'Inghilterra i (1,2), la Germania (0,8 anno), l'Austria (0,4 anni), gli Usa (0,2 anni) e il Giappone con(0,1). I contribuenti maggiormente penalizzati sono quelli del sud con la Campania al 1° Posto, seguita da Puglia e Calabria, Lazio, Liguria, Basilicata, Molise, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Valle d'Aosta, Toscana, Piemonte, Marche, Abruzzo, Sicilia, Trentino Alto Adige, Veneto e Lombardia. Una comparazione tra terremotati vede tempi di risarcimento impressionanti per l’Abruzzo,12,8 anni rispetto ai 12 mesi dei terremotati giapponesi. Tutto questo succede -dice l’associazione contribuenti – “perché no viene applicato l’art.lo 8 dello statuto del contribuente”. A questo proposito la stessa associazione minaccia azioni di fronte le Corti di giustizia europea per far valere i diritti dei contribuenti italiani che debbono avere i rimborsi negli stessi tempi di altri paesi europei. A maggio l’associazione per sensibilizzare l’opinione pubblica organizzerà il “Tea Perties” in tutta l’Italia, chiedendo al governo di promuovere una legge che imponga le amministrazioni finanziarie a pagare entro 60 giorni come già avviene in America.
Di Maurizio Cirignotta
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