Una parte del discorso che Flavio Cattaneo, AD Terna, ha tenuto durante l’Assemblea degli azionisti il 13 maggio 2011. I temi affrontati sull’attività tradizionale di sviluppo della Rete, nell’ambito del Mercato dei Servizi di Dispacciamento, e sul progetto fotovoltaico.
“Non solo abbiamo chiuso il miglior Bilancio di sempre, ma abbiamo ancora una volta dimostrato di saper mantenere le promesse, raggiungendo e superando gli obiettivi sfidanti che ci eravamo posti nell’attività tradizionale di sviluppo della Rete, nell’ambito del Mercato dei Servizi di Dispacciamento, e nel progetto fotovoltaico.
Avevamo promesso che il 2010 sarebbe stato l’anno delle opere, e così è stato: abbiamo investito quasi 1,2 miliardi di euro per potenziare e ammodernare la rete elettrica italiana, oltre ai più di 400 milioni del progetto fotovoltaico Rete Rinnovabile. E a proposito di rinnovabili, si sono lette in questi giorni sulla stampa alcune polemiche sul fatto che la rete elettrica non sarebbe adeguata allo sviluppo di queste. Non è colpa della rete. Terna sta facendo la sua parte non disattendendo a nulla: ha connesso alla rete tutti i nuovi impianti a fonte rinnovabile, ed oggi risultano installati circa 11.000 MW tra eolico e fotovoltaico, per 1,3 miliardi di euro di opere realizzate, di cui circa il 90% al sud d’Italia. E nei prossimi 5 anni verrà investito un altro 1,5 miliardo solo per le rinnovabili. Terna non ha mai deluso le aspettative . Il vero problema è l’abnorme numero di richieste e i ritardi autorizzativi locali, che dovrebbero essere sollecitati non solo da noi ma da tutti gli operatori in buona fede. Bisogna accelerare sulle autorizzazioni, questa è la priorità numero uno per tutti.
In 12 mesi abbiamo aggiunto oltre 1.000 km di nuovi elettrodotti e costruito 48 nuove stazioni. L’elettrodotto ‘Casellina-Tavarnuzze-Santa Barbara’ in Toscana, la razionalizzazione della rete in Val d’Ossola, e ovviamente il SAPEI, il “ponte elettrico” che collega la Sardegna alla Penisola, sono state 3 delle opere completate. Ricordo anche l’apertura dei cantieri della “Sorgente-Rizziconi” e della Chignolo Po-Maleo.
Con il perfezionamento della partnership strategica tra Terna e l’operatore di trasmissione montenegrino, abbiamo gettato le basi per la più importante opera d’interconnessione con l’estero dei prossimi anni, rappresentata dal cavo di collegamento tra l’Italia e il Montenegro.
La performance raggiunta nel Mercato dei Servizi di Dispacciamento è stata quasi il doppio delle attese, massimizzando così l’incentivo legato alla riduzione dei volumi approvvigionati previsto dal Regolatore.
Con la vendita di Rete Rinnovabile abbiamo chiuso a tempo di record la terza operazione di M&A in due anni. E’ stata un’operazione che ha apportato benefici a Terna, ma soprattutto al Paese e al sistema elettrico: con i suoi 150MW di capacità, la società Rete Rinnovabile è oggi il primo operatore unitario di fotovoltaico in Italia e tra i primi in Europa.
Come già accaduto per il Brasile, gli oltre 200 milioni di euro di proventi netti verranno in parte reinvestiti nello sviluppo di una seconda tranche di impianti fotovoltaici, e in parte destinati ad integrazione della politica dei dividendi.
Per Terna, il valore strategico del progetto è stato di gran lunga superiore ai proventi netti realizzati. RTR è stato il nostro primo greenfield imprenditoriale: in pochi mesi abbiamo costituito, avviato e ceduto una società. Abbiamo sviluppato nuove competenze e consolidato un know-how che stiamo già riutilizzando per la seconda tranche del progetto che, sebbene più piccola, garantirà ulteriore creazione di valore per il Gruppo e per voi azionisti.
Fonte:
Terna WebMagazine
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