La maggioranza uscita dalle elezione del 2008 non c'è più; quella che oggi sostiene il governo è una coalizione diversa dalla coalizione che ha vinto le ultime consultazioni e l'entrata nell'esecutivo di nuovi sottosegretari ne ha cambiato radicalmente il profilo. Per questo il presidente dei deputati Pd, Dario Franceschini, ha chiesto in Aula che il passaggio parlamentare del voto di fiducia chiesto dal presidente Napolitano, avvenga il prima possibile. L'esito disastroso delle elezioni amministrative rende ancora più urgente questa verifica alla quale il governo deve presentarsi dimissionario. Invece nella maggioranza, che adesso è minoritaria nel Paese, cercano di rinviare e "sperano che i problemi si risolvano da soli", come ha detto il capogruppo Pd. Anche la recente sentenza della Cassazione che ha fatto fallire il tentativo del governo di sabotare il referendum sul nucleare, è un ulteriore colpo alla traballante compagine governativa. Per questo è importante "andare a votare il prossimo 12 e 13 giugno per difendere l'acqua pubblica -- ha proseguito Franceschini -, contro il nucleare e per eliminare le legge sul legittimo impedimento che viola il principio di eguaglianza dei cittadini davanti alla legge. L'Italia vuole tornare a sperare e vuole essere governato per tornare a sperare nel futuro".
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