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giovedì 30 giugno 2011

Napoli -Mostra Emancipazione femminile Biblioteca Tucci

 

 

   Inaugurata, nei saloni della Biblioteca-Emeroteca Tucci, dal sen. Riccardo Villari, sottosegretario ai Beni e delle attività culturali, la mostra documentaria Sette secoli di emancipazione femminile nella storia e nella stampa.

    La rassegna, aperta fino al 27 luglio, a cura della giornalista Stefania De Bonis con la supervisione del presidente Salvatore Maffei e con il patrocinio dell'Ordine dei Giornalisti della Campania, propone alcune figure distintesi nella battaglia per l'emancipazione della donna, senza necessariamente essere schierate contro il maschilismo, ma combattendo piuttosto uno stereotipo femminile duro a morire.

   "Sette secoli – ha spiegato il presidente – non si possono racchiudere in un'esposizione lunga solo 60 metri, ce ne sarebbero voluti 300 per contenere i materiali che abbiamo trovato e dovuto poi ricollocare. Abbiamo riscoperto figure straordinarie, protagoniste di un mondo femminile fatto di molte sconfitte ma di tante imprese eroiche".

    I libri, giornali, manifesti collocati nelle bacheche sono spesso pezzi rari posseduti in esclusiva dall'Emeroteca Tucci, allocata al secondo piano delle Poste di Piazza Matteotti, ritrovo per studiosi e studenti che preparano le loro tesi di laurea sulle ricche collezioni di giornali e periodici italiani e stranieri.

    Il percorso della mostra inizia con la francese Giovanna d'Arco che il 27 giugno 1429, reduce dalla vittoria a Patay, entrava nella città di Reims alla testa del corteo reale. Tra le rarità esposte c'è poi "Difese delle donne" di Domenico Bruni del 1559. "Discorso della virtù femminile e donnesca" di Torquato Tasso del 1583 e "De l'egalitè des deux sexes" di Francois Poulain de La Barre, del 1673. Altra protagonista è la veneziana Lucrezia Corsaro, prima donna laureata nel '600. Seguono, tra le altre la francese Olimpia de Gouges nota per la sua "Dèclaration des droits de la femme et de la citoyenne (1791), l'inglese Mary Wollstonecraft (antesignana del femminismo, autrice de A Vindication of the Rights of Woman; l'altra britannica Elizabeth Mallet, fondatrice nel 1702 del Daily Courant, primo quotidiano inglese e, soprattutto primo quotidiano del mondo, la tedesca Clara Zetkin, leader socialista, direttrice del giornale Gleicheit e ideatrice del Woman Day, festeggiato l'8 marzo; l'altra tedesca di origine polacca, Rosa Luxemburg, rivoluzionaria, assassinata, cofondatrice della rivista Sprawa Robotnicza (La causa dei lavoratori) l'italiana Cristina di Belgioioso, la russa Anna Kuliscioff, famosa per la battaglia a favore del voto alle donne.

  Tante le protagoniste di questa mostra. Edith Stein fenomenologia tedesca che dedicò una serie di conferenze e lezioni sull'educazione della donna; Maria Montessori, filosofa, medico, pedagoga, autrice di un best seller "Educazione alla libertà", fino alla giornalista Oriana Fallaci, un modello per molte croniste dagli anni Settanta in poi, che munita di elmetto e block notes, inviò all'Europeo un'originale e coraggiosa cronaca della guerra nel Vietnam.

   Fra le rarità, un documento esclusivo, "Nullità di matrimonio per la signora Beatrice Fiocca contro il signor Alberto Cito, conte di Torrecuso", del 1901, una coraggiosa iniziativa di una ragazza trascinata dal padre all'altare e, divenuta maggiorenne, decisa a sciogliere quel matrimonio.

 

mario carillo - napoli-news.org

   

   

   

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