La Lega dei Socialisti esprime il suo cordoglio e la sua vicinanza alle famiglie dei compagni uccisi ad Utoya, in Norvegia. Esprime altresì il suo sdegno per i tentativi sia di minimizzare l'accaduto attribuendolo alla sola follia omicida di un singolo che a quelli, nostrani, di "giustificare" in una qualche misura le azioni dell'assassino.
L'azione omicida di Brevik è frutto di un filone ideologico che già da tempo serpeggia in europa e che viene continuamente fomentato dalle politiche neo liberiste e dalla copertura di ambienti "conservatori" e di destra. Ridurre quanto accaduto in Norvegia alla follia del singolo è un metodo come un altro per distogliere l'attenzione da un cancro, quello della destra estrema europea, che avanza.
Nelle parole di Nadia Butini, membro del direttivo nazionale della Lega dei Socialisti, la ferma condanna per quanti, in Italia, sia nella politica che nel mondo dell'informazione, tentano di "giustificare" le azioni dell'omicida norvegese: "Le idee lodate da Borghezio [quelle di Brevik, n.d.r.] sono il concentrato di quanto di peggio sia stato concepito nel corso della plurisecolare storia europea: razzismo, antisemitismo, neonazismo, omofobia, antislamismo, insomma tutto ciò che minaccia oggi la democrazia, e non solo in Europa". "Se per la “qualità” dei politici non stiamo di sicuro brillando", ha aggiunto la Butini "altrettanto accade per il nostro giornalismo, che infatti su questa tristissima vicenda ha dato vita a una delle pagine meno nobili, anzi più squallide, da quando il primo gazzettino comparve sulla terra italica".
Sembrano opportune, a questo punto, sia le dimissioni di Borghezio da europarlamentare che l'avvio di un'azione disciplinare da parte dell'ordine dei giornalisti contro chi adopera la propria posizione professionale, contro ogni regola deontologica, per rendere "accettabili" le ignobili posizioni e gli ancor più ignobili atti della destra estrema europea.
Lega dei Socialisti
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